
CAMPI BISENZIO – Più che della liberazione in questi giorni a Lastra a Signa, ma non solo lì, si è parlato della decisione dell’amministrazione comunale di annullare, il 25 aprile, il concerto del gruppo musicale Quarto Podere già programmato da tempo. In segno di rispetto per la morte di Papa Francesco, di cui il giorno dopo si sarebbero celebrate le esequie, aspetto sul quale la stessa amministrazione è stata particolarmente chiara. Liberazione, democrazia, partecipazione: tutti termini che in queste ore sono stati perfino abusati. Noi non entriamo nel merito di quanto deciso dal sindaco Emanuele Caporaso insieme alla sua giunta. Vogliamo soltanto mettere in evidenza che in alcuni casi (forse un po’ troppi) il labile confine che c’è fra critiche e offese – pesanti – è stato ampiamente superato. Un confine che ovviamente, vista l’epoca che stiamo vivendo, è stato altrettanto amplificato dai social dove, nei confronti del primo cittadino lastrigiano, abbiamo letto le peggiori parole. Anche noi siamo per la democrazia e per dare la possibilità a tutti di esprimere la propria opinione. Lo dimostra anche lo spazio con cui Rifondazione Comunista e Rinascita per Lastra esprimono la loro contrarietà nei confronti di quanto deciso dall’amministrazione comunale. Ma è solo un esempio. Così come siamo per il diritto di critica. E’ quando si “travalica” – e avremmo detto le stesse, identiche cose anche a parti inverse – che non siamo più d’accordo. Per niente. Non a tutti piacerà quello che sto scrivendo, lo so bene e me ne assumo la responsabilità. Critiche e offese (sì, in diversi casi anche quelle) fanno parte del nostro mestiere. Per arrivare però alla civiltà e all’educazione a cui ognuno di noi dovrebbe ambire, mi sia concesso, la strada da percorrere dovrebbe essere un’altra. Senza scomodare fascismo e antifascismo, comunismo e anticomunismo.