LASTRA A SIGNA – Il cantiere è partito e per il restauro dell’Antico Spedale di Sant’Antonio, è iniziato il conto alla rovescia: i lavori devono terminare entro il giugno del prossimo anno, come da programma per i fondi Pnrr, dai quali si è attinto per più di 6,6 milioni di euro, su investimento complessivo di quasi 10,5 milioni di euro, con il rimanente (3.885.000 euro) coperti dal Comune di Lastra a Signa, con fondi provenienti dal proprio bilancio comunale. Il complesso architettonico, risalente al Quattrocento, che nel pieno centro storico di Lastra a Signa occupa una superficie di 1.240 metri quadrati, su due piani, con arcate e porticati, che richiamano lo Spedale fiorentino degli Innocenti, tanto da ipotizzare che alla sua costruzione abbia contribuito anche Filippo Brunelleschi, sarà completamente restaurato e riqualificato dall’amministrazione comunale e restituito, per una sua completa fruizione, alla collettività. Il nuovo spazio polifunzionale sarà destinato principalmente ad attività di studio e alta formazione, nonché a progetti di marketing e promozione turistica del Comune: locali per co-working, convegni, esposizioni permanenti e attività museali, aggregazione giovanile, eventi, divulgazione culturale e di innovazione come piccole fiere ed eventi.
Il cantiere, che “abbraccerà” completamente l’edificio, è affidato in appalto alle cure di Cobar Spa, la stessa azienda che sta ricostruendo lo stadio Artemio Franchi di Firenze, con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato che avrà il compito di riportare alla luce le testimonianze artistiche e pittoriche presenti nelle sale: soprattutto al primo piano sono stati rilevati diversi affreschi e disegni murari risalenti a varie epoche storiche, dal Quattrocento fino all’Ottocento. L’edificio avrà anche un nuovo ingresso su piazza Garibaldi, luogo strategico del centro storico. I lavori, che come detto dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026, e prevedono cinque fasi: quella iniziale, una volata completato l’allestimento dei ponteggi, di messa in sicurezza dell’edificio, strutturale, impiantistica, architettonica, di restauro delle facciate.
“L’intervento di recupero, valorizzazione e riqualificazione dell’Antico Spedale di Sant’Antonio rientra in un più ampio progetto di rigenerazione del centro storico – ha spiegato il sindaco Emanuele Caporaso – che l’amministrazione comunale sta portando avanti ormai da qualche anno e che include anche il recupero e il restauro dell’antica cinta muraria con l’obiettivo di far vivere ancora di più il nostro centro cittadino”.



“Lo scopo del finanziamento Pnrr, missione 5, all’interno dei Piani urbani integrati della Città Metropolitana di Firenze – ha aggiunto il responsabile del procedimento relativo alla progettazione e alla realizzazione delle opere architetto Leandro Becagli – è quello di assicurare la rifunzionalizzazione e la ristrutturazione di beni di importanza storico/architettonica per poterli restituire alla comunità e alle generazioni future: e questo è sicuramente il nostro obiettivo. L’edificio restaurato e rigenerato potrà offrire al territorio anche opportunità di utilizzo per l’alta formazione e per laboratori, grazie alla partecipazione e collaborazione con enti e realtà del territorio (come la fondazione MITA -Made in ItalyTuscany Academy)”. Soddisfazione e apprezzamento per il progetto sono stati espressi anche dall’architetto Alberto Migliori, dirigente del Patrimonio tpl, e da Andrea Ceccarelli, addetto alla funzione rapporti con i territori della Città Metropolitana di Firenze, presenti insieme all’ex sindaco Angela Bagni e a gran parte della giunta alla conferenza stampa di presentazione dell’intervento e dell’avvio del cantiere.