SIGNA – “Questo è il classico esempio di come le risorse Pnrr siano state utilizzate male”: non le manda certo a dire dietro il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, che questa mattina ha voluto fare un sopralluogo all’interno del cantiere che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale signese e della Regione, dovrebbe dare alla luce entro la fine dell’anno quello che viene definito come Ospedale di comunità. Tante le critiche mosse da Petrucci, accompagnato nell’occasione dal coordinatore comunale del partito, Marco Colzi, e dal presidente provinciale Claudio Gemelli. Insieme a loro anche Fabio Mannini, responsabile provinciale dipartimento sanità, e il capo gruppo di FdI a Lastra a Signa, Matteo Gradi.




“Non era questa la soluzione migliore – ha detto Petrucci – per realizzare una struttura che comunque è dalla cittadinanza è auspicata. Gli ambienti sono troppo piccoli, non è stato pensato uno spazio per i medici di famiglia, non ci sono parcheggi: tutto questo per dieci pazienti che qui potranno essere ricoverati soltanto per le dimissioni post ospedaliere”. Insomma, niente punto di primo soccorso e”tanti soldi pubblici – ha aggiunto – per un intervento che non è certo finalizzato alla buona sanità”. Quella del sopralluogo è stata anche l’occasione “per rendersi conto – ha detto il consigliere regionale – che i lavori sono palesemente in ritardo e mi resta difficile pensare che possano essere conclusi entro il 31 dicembre come invece era stato detto in sede di presentazione del progetto”.
“Per non parlare poi – ha concluso – dell’incomprensibile mosaico di servizi sanitari che mette in evidenza un altro problema: l’assenza di una visione complessiva che sarebbe invece quella di una struttura unica con, al suo interno, tutti i servizi di cui i cittadini necessitano”. Dieci i posti letti previsti, mentre l’operatività “sarà garantita – ha spiegato Mannini – da una coordinatrice sanitaria, due infermieri per ogni turno, in tutto sei, due OSS per ogni turno, complessivamente sei,e due medici. Vogliamo ipotizzare una spesa? Almeno 50.000 euro, troppi per una struttura nel centro del Comune e con le finestre che su un lato danno addirittura sul giardino della vicina abitazione”.
Aspetto questo che è stato sottolineato più volte da Petrucci: “Una scelta sbagliata, ma soprattutto è la scelta del luogo a rappresentare la problemayica maggiore”. Lo ha detto anche Colzi, evidenziando anche un altro aspetto: “Stiamo parlando di un servizio che non riguarda solo Signa, ma tutta la Piana, troppe criticità su cui ci sarebbe da riflettere e sulle quali porteremo avanti la nostra “battaglia” nella sede più appropriata: il consiglio comunale”.