FIRENZE – Il conto alla rovescia sta per terminare. Un conto alla rovescia che permetterà alla prima pugile fiorentina, ma soprattutto donna, a “passare” professionista, Martina Righi, di incrociare i guantoni su un ring di prestigio. Per il titolo in palio e per il percorso che Martina ha intrapreso fino a oggi, fatto di sacrifici, ma sospinto dal desiderio di dimostrare tutto il proprio valore. Lo ha già fatto in questi anni (nel 2022, per esempio, si è laureata campionessa italiana nei pesi leggeri), ma non ha certo intenzione di fermarsi. Originaria di Rifredi, combattiva all’ennesima potenza, sta contando i minuti che la separano dall’appuntamento di domani, venerdì 11 aprile.
Quando combatterà, a Ferrara, per il titolo europeo EBU dei pesi leggeri contro la campionessa in carica, la bolognese Pamela Noutcho. “È stata una lunga preparazione, – racconta – studiata nei minimi dettagli. Abbiamo lavorato su tutte le aree tecniche, fisiche e mentali, per arrivare al meglio a questo importante appuntamento. Per farlo ho con me un team di professionisti che mi supporta in ogni fase del percorso e questo mi dà grande fiducia”. Gli allenamenti ad Arenzano nella palestra della Rossetto Boxe dove curo la parte tecnico-tattica con il maestro Simone Rossetto, la parte atletica a Firenze con il suo preparatore Jobel De Castro che si occupa dello strength & conditionig nella palestra Dog eat Dog. “Ho investito anni della mia vita per arrivare a questo grande appuntamento e sono determinata a dare il massimo per conquistare il titolo europeo”.
Ma se c’è una sintesi di quello che è il “pensiero” di Martina, è sufficiente quello che ha scritto in un post su Facebook nei giorni scorsi: “In molti credono che la vita di uno sportivo sia una vita perfetta, fatta solo di fortune e divertimento. In realtà è una vita fatta di rinunce, come la pizza il sabato sera, l’aperitivo con gli amici, la lasagna della nonna, la domenica fuori porta con la famiglia, per dedicarsi alla realizzazione di un sogno in cui credono fermamente. Nello sport, come nella vita, è importante avere un “perché” forte che ti spinga ogni giorno alla realizzazione di un obbiettivo, piccolo o grande che sia. Con sacrificio, dedizione e disciplina”.