CALENZANO – Si è tenuta mercoledì pomeriggio in sala consiliare la Commissione speciale sull’esplosione al deposito Eni di via Erbosa. Si è trattato di un secondo incontro dopo quello di un mese fa. Alla Commissione non era presente Arpat a causa delle indagini in corso che richiede il segreto istruttorio. Era presente, invece, la Regione Toscana con l’assessore all’ambiente Monia Monni. “Ci tenevo ad essere qui – ha detto Monni – per manifestare la vicinanza al Comune di Calenzano. Sappiamo che quello è un impianto particolare e ho apprezzato l’atteggiamento che ha avuto il sindaco Giuseppe Carovani in quella situazione anche per la sua conoscenza del territorio”. Monni ha espresso la possibilità di mettersi attorno ad un tavolo anche con Eni che ha espresso la volontà di partecipare al dibattito sul futuro del sito. “La conversione ecologica si può fare a beneficio dei cittadini e lo si può fare con una discussione, – ha detto Monni – la dimensione di quanto avvenuto potrebbe richiedere, però l’intervento del Governo”. Per quanto riguarda i dati sulla qualità dell’aria, Monni ha ricordato di far riferimento a quelli presentati a suo tempo da Arpat, “dati rassicuranti – ha aggiunto – sulla qualità dell’aria. La colonna di fumo che si era alzata era calda ed era salita in fretta tanto poi da incrociare i venti che l’hanno fatta disperdere”. Il sindaco Carovani si è soffermato sul numero delle denunce dei danni subiti dai cittadini e sui rimborsi alcuni già liquidati. “Sono dati che stiamo acquisendo in questi giorni” ha detto il primo cittadino di Calenzano.
Sono state presentate 360 denunce di danni subiti, 134 non sono state dettagliate e quindi dovranno essere presentate di nuovo, mentre i fabbricati coinvolti sono stati 180 e 80 le autovetture danneggiate. Sono già stati liquidati 171mila euro che hanno soddisfatto privati cittadini. Il sindaco ha poi annunciato altre raccolte fondi oltre a quella da tempo attivata dall’amministrazione comunale e destinata alle famiglie delle vittime dell’esplosizione. Il 12 marzo è prevsita una raccolta fondi organizzata dal Pd di Prato e una il 29 marzo a Campi Bisenzio organizzata con un evento privato da Chianti Banca. Al centro della commissione anche la possibile riconversione dell’area del Deposito Eni. “Da questa tragedia – ha detto Carovani – possiamo trarre occasione per andare avanti e trovare una soluzione affinchè renda tranquilla la situazione”. L’assessore Monni ha ribadito che “c’è la possibilità di sedersi ad un tavolo ma bisogna capire quando, al tavolo però dovrebbe esserci anche Governo e tutto questo tradursi in un accordo di programma. Registriamo la volontà positiva di Eni di partecipare al tavolo”.