POGGIO A CAIANO – Una serata di teatro e memoria civile con “Amuninni, Storia d’Amore e di Mafia”, spettacolo scritto e interpretato da Massimo Caponnetto, figlio del magistrato Antonino Caponnetto, figura chiave della lotta alla mafia negli anni ’80. Lo spettacolo (regia di Chiara Riondino), andrà in scena venerdì 7 marzo al Backdoors di Poggio a Caiano (via Ardengo Soffici 64) alle 21.15 su iniziativa di Diapason, associazione culturale guidata da sole donne. Qualche posto è ancora disponibili (ingresso 3 euro per i soci Diapason e 5 per gli altri. Gratuito per gli under 12, telefonare al numero 333 6568537). Lo spettacolo, infatti, ripercorre la storia del padre del pool antimafia di Palermo, che con Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e altri magistrati portò a processo oltre 400 imputati nel maxiprocesso del 1986.
Tratto dal libro “C’è stato forse un tempo, la storia d’amore fra Nino e Bettina Caponnetto”, il racconto si snoda tra la vita privata e l’impegno civile del magistrato, mostrando il lato più umano di un uomo che ha segnato la storia della giustizia italiana. Al centro della narrazione il legame tra Nino e la moglie Bettina, sbocciato a Pistoia negli anni ’40 e rimasto saldo anche nei momenti più difficili. Un amore che si trasforma in un messaggio di speranza e determinazione, un invito a non arrendersi mai di fronte alle sfide della vita. “Dopo il ritiro dalla magistratura – dicono da Diapason – Antonino Caponnetto continuò senza sosta il suo impegno per la legalità, incontrando migliaia di giovani per diffondere i valori della giustizia e della resistenza civile. Questo spettacolo è un tributo alla sua figura, un’occasione per ricordare e tramandare il suo messaggio”. La serata, in collaborazione con Libera Comuni medicei, Circolo Arci Becagli e aps Progetto Cena, ha il patrocinio del Comune di Poggio a Caiano.