SIGNA – “In questo libro trovano spazio i pensieri estemporanei quotidiani, pubblicati nell’arco di un paio di anni sullo stato WhatsApp”: il fil rouge del libro scritto dal signese Giuseppe Guastella e in vendita su Amazon è questo. “Patriottismo: estremo rifugio delle canaglie”: un titolo che può anche trarre in inganno, visto che le pagine del libro contengono ciò che Guastella osserva e ci racconta, con brevità, quello che vede, quello che ricorda o che rimpiange, che lo infastidisce o lo commuove. Un diario praticamente quotidiano dell’ultimo periodo storico, in cui però si parla anche di cinema, ci sono degli aforismi, insomma una sorta di “riflessione in pillole”.
Che guarda ovviamente anche al nostro territorio, al Comune di Signa, ma anche a Firenze: si trovano quindi spunti sul Castello di Signa, la Stella Rossa e sullo Stato libero dei Renai, sulla Firenze degli anni Ottanta, su Franco Zeffirelli e la Cupola del Brunelleschi, solo per fare alcuni esempi. L’autore, infatti, dopo il diploma all’Accademia delle Belle Arti, ha lavorato come scenografo al Maggio Musicale Fiorentino e negli anni Ottanta si è dedicato anche all’attività di videomaker. Vincendo anche dei premi, come per esempio nel 2003 quando, insieme a Paola Cecconi, partecipò al concorso “Un’impresa da oscar”, a Montevarchi, piazzandosi al primo posto con il corto “Le mani di Penelope”, che poi si è aggiudicato numerosi, altri riconoscimenti.
“Mi sono dovuto allenare alla sintesi, che non sempre soddisfa la completezza dei pensieri esposto, – racconta – la mia opera, infatti, è composta da pensieri estemporanei quotidiani, scritti nell’arco di un paio di anni, sottoposti appunto alla brevità a cui costringe lo stato di WhatsApp”. La prefazione, invece, è affidata a Sandra Lischi, docente ordinaria all’Università di Pisa dove insegna arti elettroniche, storia e teorie della tv e dei nuovi media: “Ho conosciuto Pippo Guastella sulle strade dell’arte, – sceive – in cerca di tracce di poesia a volte invisibili, o emarginate: generoso esploratore di immagini refrattarie alle mode, autore a sua volta di tracce da condividere, conservare, consegnare all’attività di una memoria viva”. Il resto è tutto da scoprire in oltre 180 pagine di frasi, parole e pensieri.