FIRENZE – Proseguono gli accessi ispettivi interforze finalizzati al potenziamento delle attività di controllo e di monitoraggio delle misure a tutela della sicurezza e della legalità del lavoro nel settore della logistica, della moda e del tessile. L’esigenza di svolgere tali attività, si legge in una nota, è stata condivisa nell’ambito di una seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del giugno di due anni fa, attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro interforze coordinato dalla Prefettura”. E nell’ambito di tale attività, nei giorni scorsi sono stati effettuati due accessi ispettivi che hanno visto impegnati personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl Toscana centro e dell’Ispettorato del lavoro. In particolare,due giorni fa è stato effettuato un accesso ispettivo presso un capannone “alveare” situato nell’area empolese, che ha permesso di controllare cinque imprese e riscontrare violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per le quali sono state elevate sanzioni pecuniarie e denunciati i responsabili.
Nella serata del 12 febbraio, invece, le attività ispettive hanno interessato un capannone “alveare” nella Piana fiorentina, al cui interno operavano 14 imprese dedite alla produzione di borse e accessori in pelle. L’intervento ha consentito di individuare all’interno delle strutture ispezionate, risultate particolarmente fatiscenti, 41 lavoratori intenti a lavorare in ambienti in parte privi dei requisiti di sicurezza. Tra questi, 5 sono risultati privi di contratto di lavoro e 2 irregolari sul territorio nazionale. Nell’occasione, inoltre, l’Ispettorato del lavoro ha disposto la sospensione dell’attività nei confronti di quattro imprese e la Asl ha rilevato violazioni di carattere igienico sanitarie con zone adibite a cucina non previste. Guardando infine ai numeri, ovvero alle attività ispettive nel suo complesso svolte nell’area metropolitana fiorentina dall’istituzione del gruppo di lavoro a oggi, risultano sedici attività imprenditoriali sospese, 110 imprese commerciali controllate, 334 lavoratori controllati, due persone sottoposte a fermo di identificazione, quattro persone indagate, dieci lavoratori privi di regolare contratto di soggiorno, tredici lavoratori privi di regolare contratto di lavoro, dieci imprese caratterizzate da violazioni di norme igienico-sanitarie e di sicurezze sui luoghi di lavoro.