SESTO FIORENTINO – Arrivano gli sportelli “Salute e sicurezza sul lavoro” della Cgil: saranno aperti da oggi, e ogni secondo e quarto giovedì del mese (17-18), a Firenze (via Tavanti 3), Empoli (via San Mamante 44), Scandicci (via Foscolo 9/11), Sesto Fiorentino (via Paganini 37). Per appuntamenti e contatti scrivere all’indirizzo e-mail sportellosicurezza@firenze.tosc.cgil.it. Gli sportelli, infatti, sono rivolti ai lavoratori per far conoscere loro i diritti su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dal Contratto nazionale alla legislazione vigente su malattie e infortuni professionali, per una tutela individuale e collettiva della condizione lavorativa, per dare supporto, assistenza e informazione.
Con questa iniziativa, nata dalla collaborazione fra più soggetti (Camera del lavoro, Uffico Vertenza, Inca e categorie), la Cgil lancia una campagna territoriale di rivendicazione e tutela e con Rsu, Rsa, Rls e Rlst ribadisce con forza che “la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono un diritto costituzionale fondamentale e irrinunciabile. I recenti tragici infortuni, come la strage di via Mariti (di cui a breve ricorre il primo anniversario) e l’incidente al deposito Eni, che hanno causato morti e feriti gravi, evidenziano – insieme allo stillicidio quotidiano di morti e feriti sul lavoro – l’urgente necessità di porre anche nel nostro territorio la massima attenzione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, senza mai abbassare la guardia anzi alzandola”.
“Il rispetto delle normative, l’applicazione dei contratti nazionali, – dicono dalla Cgil – una formazione adeguata per i lavoratori e un efficace sistema di vigilanza e ispezione da parte degli enti preposti sono elementi imprescindibili per garantire ambienti di lavoro sicuri e salubri. La precarietà, la messa in discussione dei diritti dei lavoratori, il continuo ricorso ad appalti e subappalti e lo sfruttamento lavorativo hanno contribuito a rendere i luoghi di lavoro meno sicuri. La Cgil, attraverso i quattro quesiti referendari sul lavoro e a quello sul diritto di cittadinanza, si impegna a contrastare questo sistema inaccettabile”.