FIRENZE – Cronache dalla Firenze capitale dell’arte, dalla Firenze che vive la contraddizione fra i monumenti cattolici e una popolazione ampiamente “scristianizzata”. A spiegare meglio di cosa si tratta è l’ex consigliere comunale a Palazzo Vecchio, Andrea Asciuti: “In via Vacchereccia, vicino a piazza della Signoria, si trova, dal 1954, un tabernacolo mariano tra i più belli, una statua della Madonna con il Bambino ed angeli, autore lo scultore Mario Moschi (il lastrigiano Mario Moschi, n.d.r.). Nota come “Madonna della pace”, la statua fu posta come ringraziamento dopo la fine dei lavori di ricostruzione e riparazione dei danni della seconda guerra mondiale. Amministrava la città il sindaco Giorgio La Pira, altri tempi, altri fiorentini. Ebbene, qualche giorno fa una guida turistica mi ha inviato una foto e un commento sdegnato: proprio sotto la statua era stato collocato un cestino di ghisa, utilissimo per carità, ma certamente fuori posto: non ci vuole molto per capire che tale posizionamento è offensivo per la Madonna, per tutti i cattolici, e anche per i non cattolici che amano l’arte”.
“Così ho deciso di contattare Alia, ho scaricato l’app Alia e, martedì 4 febbraio, ho inviato una segnalazione, allegando una foto datata 30 gennaio. Ho fatto notare che, sulla pagina Wikipedia dedicata a via Vacchereccia (https://it.wikipedia.org/wiki/Via_Vacchereccia), si può vedere una foto del tabernacolo; ebbene, in questa immagine il cestino di ghisa non è sotto la statua, ma nettamente distanziato. Perché il cestino è poi stato spostato e messo perfettamente allineato con la statua della Madonna?”.
“Ho quindi chiesto ad Alia di riposizionare il cestino come appariva nella foto di Wikipedia e venerdì 7 mi è giunta la risposta: “In merito alla sua segnalazione, con la presente informiamo che il cestino è stato spostato come richiesto”. Ho verificato di persona, il pesantissimo cestino di ghisa è stato riposizionato lontano dalla statua”.
