SIGNA – E’ stato Giancarlo Passarella, scrittore, manager ed expertise, l’ospite del Rotary Club Bisenzio Le Signe a Villa Castelletti per una conferenza sul tema “L’importanza artistica e commerciale del Festival di Sanremo – vizi privati e pubbliche virtù”, nell’imminenza dell’edizione 2025 che si svolgerà presso il Teatro Ariston. Passarella, infatti, ha partecipato per molti anni al Festival con incarichi di vario tipo: da personal manager a commentatore radiofonico, da presentatore di eventi collaterali a produttore discografico e da 12 anni è nella giuria del premio dedicato a Luigi Tenco. Grazie alla sua lunga esperienza professionale, quindi, ha potuto raccontare cosa rappresenta questo fenomeno di costume nazionale, i tanti aneddoti, i segreti dietro le quinte, i copioni preparati, le litigate vere o inventate, il ruolo dei presentatori, dei direttori artistici, delle potenti case discografiche, i diritti d’autore.
Come tanti eventi e fenomeni “longevi”, negli anni Sanremo è molto cambiato spostandosi anche in location differenti. Il 29 gennaio 1951 prese avvio il primo festival della canzone al Casinò di Sanremo dove rimase fino al 1976 per poi spostarsi al Teatro Ariston. Agli inizi di questa competizione canora c’erano pochi cantanti che interpretavano tutte le canzoni perché la gara era sulla canzone, sul pezzo musicale. Nilla Pizzi vinse la prima edizione del 1951 con “Grazie dei fior”. Anche il mondo dei direttori artistici è cambiato: negli anni se ne sono succeduti tanti, talvolta anche nel ruolo di resentatori, dalle prime quattro edizioni condotte da Nunzio Filogamo alle ultime cinque condotte da Amadeus. Quest’anno, la 75° edizione del Festival viene presentata dal fiorentino Carlo Conti, che ne è anche direttore artistico. Un affascinante racconto quello proposto da Passarella, dai grandi successi degli anni iniziali prima con la radio e poi con la Tv, il fenomeno Sanremo visse anni di minore interesse intorno agli anni ’80. Negli ultimi anni invece, il fenomeno Sanremo, a dispetto delle numerose nuove fonti di intrattenimento e dei gusti, ha riacquistato grande popolarità, interesse e share inaspettati anche tra i giovani.
Nel corso della serata ha fatto ascoltare alcuni brani della storia del Festival, da Domenico Modugno ad Adriano Celentano fino a Simone Cristicchi, ognuno con la sua storia, con le sue peculiarità e originalità. Non è mancato poi, in relazione alla numerose domande dei partecipanti, di fare qualche cenno all’episodio della morte del cantante Luigi Tenco, morto durante i giorni del Festival del 1967, ufficialmente per suicidio, ma con tanti dubbi che hanno fatto negli ultimi anni riaprire l’inchiesta giudiziaria. Nella seconda parte della serata, invece, ci sono state numerose domande e riflessioni da parte dei soci del Rotary, fra cui una riflessione sulla dignità femminile, penalizzata da alcuni recenti artisti che hanno scritto testi di canzoni che riportano indietro di parecchi decenni. Il Festival di Sanremo anche in questo si è dimostrato la cartina al tornasole di una Italia che cambia… Fra i presenti anche il socio onorario Federico Gori, che ha contribuito ad animare la conferenza e la presentazione di Passarella, e Fabio Braccianti, socio del Rotary Club Lorenzo il Magnifico e da poco tempo presidente della Pro Lastra Enrico Caruso.
