CAMPI BISENZIO – Gli ultimi arrivi sono stati annunciati questa mattina con un post su Facebook: altri 4.000 libri. Volumi che stanno che di giorno in giorno stanno facendo crescere l’Archivio Vinattieri, così come è stato denominato, grazie alle tante donazioni di privati che hanno risposto e stanno rispondendo all’appello lanciato qualche settimana fa da Federico e Sara. Federico Vinattieri, 41 anni, è il titolare dell’Allevamento di Fossombrone, oltre 400 titoli vinti fino a oggi nelle varie competizioni nazionali e internazionali a cui ha preso parte. Un amore per il più fedele amico dell’uomo ereditata dal padre, Massimo, che l’allevamento lo fece nascere nel 1977. Ma è dalla moglie, Sara Rosa Dioguardi, 39 anni, piemontese di origine ma fiorentina di adozione, che ha ereditato un’altra grande passione, quella per i libri. Una passione da cui è scaturito tutto, anche la storia che vi vogliamo raccontare.


Federico, infatti, non solo si diletta a scrivere (ha diverse pubblicazioni all’attivo), adesso insieme a Sara sta cullando un grande sogno: quello di mettere su un fondo librario, denominato appunto “Archivio Vinattieri”, una parte del quale da mettere a disposizione degli studenti o di chiunque ne abbia bisogno. Un progetto iniziato quasi per gioco a novembre quando i due notarono su Facebook l’annuncio di uno psicologo fiorentino, residente nella zona di Gavinana, che in poco tempo doveva disfarsi, suo malgrado, di gran parte dei libri che anno dopo anno era riuscito a leggere e collezionare. “Era un’idea che avevamo da tempo, – raccontano – siamo andati a prenderli e subito dopo abbiamo scritto anche noi su Facebook quale era il nostro obiettivo e da quel momento siamo stati sommersi, nel vero senso della parola dai libri”. Lo dimostrano anche le foto che pubblichiamo. Oltre 30.000 per la precisione, raccolti per il momento, e accuratamente catalogati, nello studio di Massimo, pittore e scultore, a Camaioni. Federico e Sara, infatti, insieme al figlio, Paride Massimo, di appena 14 mesi, vivono a Castelnuovo, fra Poggio a Caiano e Prato, e uno dei problemi da risolvere è proprio quello dello spazio. Anche perché l’archivio sta diventando sempre più consistente.
“Ne stiamo parlando con alcuni Comuni, ma per il momento non c’è stato niente di concreto”, aggiungono. Li hanno contattati da Signa, Prato, Pistoia, Quarrata, solo per citare alcune località della nostra regione e le donazioni stanno continuando tuttora, anche da altre regioni della penisola. Con volumi anche datati e quindi particolarmente significativi. Alcuni titoli: “Tragedie e poesie” di Alessandro Manzoni, edizione del 1879, l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, edizione del 1899, “Vite de’ più eccellenti pittori, scultori et architetti” del Vasari, edizione in tre volumi del 1919. “No c’è dubbio che si tratta di un lavoro immane, – raccontano -ma che ci entusiasma. Tanti siamo andati a ritirarli noi sul posto e inoltre abbiamo aperto anche una casella postale a Signa, prima o poi dovremo fermarci>. Tanti anche i titoli più recenti e dei generi più disparati: quello che conta, come Federico e Sara ci tengono a evidenziare, è “la volontà di mantenere viva la storia”, un desiderio quasi anacronistico se messo a confronto con l’epoca che stiamo vivendo in cui i libri cartacei stanno “resistendo” di fronte all’ascesa degli ebook. Un desiderio anacronistico, ma soprattutto un sogno da coronare.