FIRENZE – E’ stato lo storico circolo del tennis “Firenze 1898”, che ha la propria sede nel parco delle Cascine, a ospitare nei giorni scorsi “Il momento del tennis: qualità e quantità”, una serata organizzata dal Rotary Club Bisenzio Le Signe e che ha visto come relatore il maestro Alessio Arrighetti, che, con il suo intervento, ha illustrato quali sono i motivi alla base del momento davvero luminoso che sta vivendo questo sport. Ma lo scopo principale della serata, e la scelta del luogo non è stata certo casuale, era legato in modo particolare al ricordo e alla memoria di Giuseppe Bonardi, per tutti Beppe, scomparso lo scorso settembre, amante del tennis e di Signa e frequentatore assiduo del circolo: a ricordarlo è stato Giancarlo Taddei Elmi, dirigente del circolo del tennis, nonché membro del Rotary Club Firenze Est.
Beppe Bonardi ha frequentato con assiduità il circolo dall’età di 16 anni, ottenendo importanti risultati agonistici personali e difendendo i colori del club, sia da giovane che in età più matura: ha inoltre ricoperto importanti ruoli dirigenziali, partecipando attivamente all’organizzazione di numerosi eventi. Un ricordo della sua figura è stato tracciato anche dal sindaco di Signa, Giampiero Fossi: “Aveva due “case”: il circolo del tennis alle Cascine e Signa”. “Con la sua scomparsa – ha aggiunto – Signa ha perso un punto di riferimento, un consigliere per tante situazioni che avrebbero ancora bisogno della sua visione”.
Un ricordo arricchito dalle parole della figlia di Beppe, Rossella Bonardi (anche in rappresentanza di Matteo Mannelli, presidente della Pollicino Onlus, associazione a lungo guidata Bonardi) che ha raccontato “dell’importante impegno del padre profuso nella associazione di cui è stato presidente e animatore fin dall’inizio”. Con un riferimento significativo, l’attività di accoglienza in vari centri estivi di tanti bambini provenienti da Chernobyl, dopo il tragico incidente radioattivo del 1986. “Per il Rotary Club Bisenzio Le Signe – si legge in una nota – le associazioni del territorio sono importanti perché sono e saranno il terminale di quei service che da anni caratterizzano il nostro impegno nel sociale nei territori di competenza”.

