CAMPI BISENZIO – Se le reazioni della sinistra alla presentazione del libro di Francesca Totolo in sala consiliare non si sono fatte attendere, lo stesso si può dire a destra. A partire da quelle del capo gruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Roberto Valerio (nella foto) insieme alla responsabile di Campi Bisenzio Pierfrancesca Gallorini. “La difesa delle donne dovrebbe unire non dividere. Basta con le mistificazioni e le bugie. Triste il fatto che, mentre ricorre sempre più il tema dei femminicidi e della violenza sulle donne il Pd non solidarizzi con la presentazione di un libro che parla di casi di femminicidi, ma scateni una campagna di odio, di divisione con bugie strumentali. La tutela della vita delle donne dovrebbe essere una battaglia che non conosce colore politico, di unità di tutte le persone di coscienza. Resta poi curioso lo strano concetto di democrazia che il Partito Democratico continua ad avere. Deve essere a loro avviso negato il diritto alla libertà di opinione di tutti coloro che non sono graditi al Pd. Mi dispiace per loro, ma l’Italia è un paese democratico. I fascisti impedivano la libertà di espressione. Noi siamo l’esatto contrario rimandiamo queste ridicole accuse al mittente. Sono invitati anche loro a sentire il dibattito ed auspichiamo che solidarizzino con le vittime senza perdersi e costruire castelli campati in aria”.
Dichiarazioni alle quali si aggiunge la nota dell’autrice del libro, Francesca Totolo: “Trovo semplicemente imbarazzante che, ancora una volta, la sinistra cerchi di censurare la verità documentata nel mio libro “Le vite delle donne contano”. Screditando la sottoscritta con palesi menzogne, la sinistra vuole silenziare le voci delle donne uccise da stranieri e i loro familiari, molti dei quali chiedono una vera giustizia da anni. Per la sinistra che ha fatto del femminismo una bandiera ideologica, Pamela, Desirée, Michelle, Sofia, Celine, Vanessa, Aurora, Sara, Sharon, sono vittime di serie B perché ammazzate da immigrati o dai cosiddetti nuovi italiani? Credo che sia indispensabile raccontare ciò che sta avvenendo. Il 40% delle violenze sessuali è commesso da stranieri, il 9% della popolazione residente in Italia. Nel 2023, il 26% degli omicidi di donne è stato perpetrato da stranieri. Sono numeri da brividi che rivelano una stretta correlazione tra immigrazione e criminalità, nonché il fallimento della società multiculturale”.
“Sono amareggiato – ha aggiunto il presidente del consiglio comunale, Antonio Montelatici – dalla ridda di polemiche in merito alla decisione di concedere la sala consiliare per un’iniziativa a un consigliere comunale. Al presidente spetta soltanto il dovere di applicare quanto previsto dal regolamento del consiglio comunale, ovvero di concedere l’utilizzo della sala consiliare a ogni consigliere che ne faccia richiesta, cosa che ho provveduto a fare anche in questo caso. Non spetta a me, né voglio entrare nel merito dell’iniziativa che si intende organizzare. Così come è chiaro che ognuno si assume la responsabilità di quello che dice, che può essere oggetto di libero dibattito o legittima pacifica contestazione. Per questi motivi ho convocato una riunione dei capigruppo di urgenza per oggi pomeriggio alle 17.30 dove verrà discusso il da farsi”.
“Nessuno neghi la libertà di espressione ma serve la responsabilità da parte di tutti, gli stessi colleghi di Fratelli d’Italia rivalutino la compatibilità tra il loro evento e la sede istituzionale scelta. Le perplessità circa il contenuto ed il taglio dell’evento in ragione degli ospiti presenti sono elevatissime. Per questo chiediamo al presidente del consiglio comunale di rivedere la sua decisione e revocare l’autorizzazione ad utilizzare la sala consiliare Pertini. Il rischio è che non sia garantito l’ordine pubblico”. Si esprime così Paolo Gandola, capo gruppo delle liste di centrodestra, che aggiunge: “La libertà di espressione in una città che si dice libera e civile deve essere garantita. Certo è che un tale evento, come ovvio, merita di essere organizzato in una sede diversa dall’aula del consiglio comunale ricorrendo a spazi non istituzionali. Quello che si sta evidenziando a seguito della pubblicizzazione dell’evento di domenica prossima, infatti, ci preoccupa anche per via delle questioni legate alla gestione dell’ordine pubblico. Il rischio è che un tale evento, realizzato di domenica, proprio nel centro storico di Campi Bisenzio, possa comportare problemi legati alla sicurezza, tenendo necessariamente lontani clienti e famiglie che certamente eviteranno di raggiungere il centro e le aree ludiche e commerciali dell’area in ragione di un clima così teso. E’ questa la posizione che renderò nota stasera durante la seduta della conferenza dei capi gruppo, convocata d’urgenza proprio sul tema”.