FIRENZE – Dal 16 settembre il numero europeo 116117 per le cure e i bisogni sanitari non urgenti sarà attivo nel territorio della città metropolitana fiorentina e delle province di Prato e Pistoia. Dal 21 ottobre entrerà in funzione anche nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena per poi essere la volta, dal 18 novembre, delle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa. Cambia dunque il numero per chiamare la guardia medica, o meglio il servizio di continuità assistenziale che sostituisce il medico di famiglia nei giorni feriali dalle 20 alle 8, nel fine settimana dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì e nelle festività infrasettimanali dalle 10 del prefestivo alle 8 del mattino feriale seguente. Una semplificazione, perché sarà lo stesso numero ovunque: oggi non è così, cambia da area vasta ad area vasta, da provincia a provincia, a volte addirittura da distretto a distretto. Ma non solo di numero telefonico da comporre si tratta. L’116117 porterà con sé altre novità e vantaggi: una rivoluzione da spiegare bene al cittadino e per questo la Regione Toscana ha programmato una campagna di comunicazione – sui media, i portali web della Regione e delle Asl, sui social, sui bus, treni ed altri luoghi frequentati – che è stata presentata oggi contestualmente alle prime uscite.
“L’116117 – spiega il presidente della Toscana, Eugenio Giani – è un servizio che dovrà diventare familiare per tutti i cittadini. Partiamo oggi con la continuità assistenziale ma sarà un punto di accesso facile a tanti servizi, per richiedere assistenza e consigli sanitari non urgenti. E’ un numero unico per tutta Europa ed è parte del processo di innovazione che ci vede impegnati nella riorganizzazione della sanità territoriale. Concorrerà alla gestione della domanda assistenziale a bassa intensità e priorità“. A proposito di vantaggi e novità, l’116117 non parlerà ad esempio solo italiano. Traduttori umani saranno in grado di interloquire e fare da ponte in venti lingue diverse: in inglese, spagnolo, tedesco e francese, in polacco, portoghese, rumeno, serbo e croato, ma anche in albanese, cinese, arabo, bengalese, cingalese, hindi, punjabi, russo, ucraino, tigrino e urdu. Sarò l’operatore dell’116117 ad attivare l’interprete, se necessario; qualora poi non riuscisse a capire di che lingua si tratti, un software che analizza le parole di chi sta all’altro capo del telofono verrà in suo soccorso, indicandogliela. Il servizio 116117 sarà accessibile anche ai cittadini con difficoltà uditive per sms.
Si potranno usare app dedicate. L’utente, come già avviene per il 112 (il servizio di emergenza urgenza), potrà essere geolocalizato, i dati saranno tracciati e trasferiti al medico di continuità assitenziale. E poi, una volta entrato nella fase a regime, dal 2025, altri servizi potranno essere attivati e per ulteriori bisogni (e non solo il mettersi in contatto con il medico di turno) ci si potrà rivolgere all’116117. Le evoluzioni possibili del sistema sono molte e le elenca il direttore della direzione sanità della Toscana, Federico Gelli: dall’uso di strumenti di telemedicina a consigli sanitari non urgenti, da certificati, vaccinazioni ed altri possibili adempimenti burocratici al servizio veterinario (per gli animali selvatici e quelli di affetto), dalle cure palliative all’assistenza domiciliare oppure informazioni sui trapianti e le donazioni. “La centrale 116117 funzionerà di fatto da snodo e punto di contatto – dice Gelli – e potrà, una volta a regime dal prossimo anno, fare da filtro anche con le Cot, le centrali operative territoriali”: per medicazioni a domicilio, servizi di fisioterapia, l’accesso ai punti di intervento rapido che dovranno nascere o la presa in carico di patologie complesse come quelle dei malati cronici. Da subito il numero sarà attivo ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette. Nella prima fase i medici in servizio opereranno però solo nelle fasce di copertura della continuità assistenziale.
La centrale telefonica unica regionale è stata allestita a Firenze – il progetto studiato dall’Asl Toscana Centro – e condividerà gli spazi dell’ospedale Palagi in viale Michelangelo con la centrale del 112, il servizio per le emergenze. Dall’altro capo del telefono risponderanno operatori competenti o medici qualificati, con quasi duecento linee attive in contemporanea. E’ stato Estar, l’ente di supporto tecnico della Regione, ad occuparsi delle gare per l’allestimento dell’infrastruttura, delle parte tecnologica ed informatica (compresi gli applicativi) e della selezione del personale che risponderà alle chiamate dei cittadini.
Non c’è comunque da preoccuparsi se uno chiamasse il vecchio numero della guardia medica in territori coperti già dal nuovo servizio oppure digitasse l’116117 in province dove ancora non è attivo: la chiamata infatti sarà indirizzata verso il percorso corretto. Resta chiaro che nel caso in cui si ravvisi una situazione di emergenza i cittadini dovranno rivolgersi al 112, ovvero il numero unico per le emergenze e chi chiamasse l’116117 sarà in automatico girato al servizio di emergenza, senza che la chiamata sia abbandonata.