PRATO – Un’interrogazione in consiglio comunale in merito alla segnalazione di una vicenda di presunto razzismo da parte del personale di un ristorante cinese nei confronti di un cittadino italiano oltre all’ipotesi di proporre una modifica al Regolamento per il Commercio del Comune di Prato: le ha annunciate il vice-presidente del consiglio comunale di Prato e capo gruppo della Lega, Claudiu Stanasel.
“Il cittadino in questione – spiega – ha detto che avrebbe subìto un comportamento discriminatorio in un ristorante cinese. Secondo la segnalazione, il personale del ristorante avrebbe rifiutato di fornire un menu in italiano e avrebbe dichiarato che il ristorante era destinato esclusivamente a clienti cinesi e non ai cittadini italiani, aggiungendo che il cibo lì servito “non piacerebbe” agli italiani. Tale atteggiamento è stato percepito come razzista e inaccettabile dal cittadino. Inoltre, è stato notato che l’insegna del suddetto ristorante presenta esclusivamente caratteri in lingua cinese e poche parole in lingua inglese, andando contro il regolamento del commercio di Prato che prevede la presenza della lingua italiana nelle insegne degli esercizi commerciali”.
“Sono certo che gli organi competenti verificheranno al più presto questo episodio, ma è importante ricordare che episodi del genere, a prescindere da questa vicenda, si sono già verificati a Prato in molteplici occasioni negli ultimi anni, dimostrando l’esistenza di un problema strutturale che necessita di un intervento deciso e immediato, – ha aggiunto Stanasel – per questo oresenterò un’interrogazione per fare luce sull’accaduto e per assicurarmi che vengano adottate le misure previste in questi casi, qualora fosse necessario, poiché ritengo intollerabile e inaccettabile qualsiasi forma di razzismo”.
“Ho avuto modo di studiare a lungo il tessuto sociale ed economico del nostro territorio nella scorsa legislatura – ha concluso – e ho sperato che i due consiglieri di origine cinese presenti nel precedente consiglio comunale potessero aiutare la rispettiva comunità ad avviare un serio percorso di integrazione. Il totale fallimento politico dei due ex consiglieri e la mancata volontà di una parte della comunità cinese di integrarsi hanno portato ad una situazione non più sostenibile e che non va più tollerata, nel rispetto di tutta la cittadinanza italiana e di tutta la cittadinanza straniera che vive a Prato rispettando i regolamenti comunali e le leggi italiane”.