SIGNA – Emerge qualche “mal di pancia” dopo il ballottaggio che ha (ri)portato sulla poltrona di primo cittadino Giampiero Fossi, ma, soprattutto, dopo la composizione della giunta. Mal di pancia “latenti”, per il momento rimasti più o meno incagliati nei meandri della politica signese. Mal di pancia evidenti, come invece appare chiaro dopo la nota inviata dalla lista dei Progressisti per Signa che, rivendicando il lavoro svolto durante la campagna elettorale, si aspettavano la formazione di una giunta che rispecchiasse e coinvolgesse tutto lo schieramento che ha sostenuto il candidato sindaco”.
“Nei cinque anni della passata consiliatura – spiegano – siamo sempre stati accanto al sindaco, anche quando si è trovato in difficoltà, anzi, soprattutto in quei momenti abbiamo dimostrato solidarietà e lealtà verso la figura istituzionale che rappresentava e, con la riconferma, rappresenta. Noi abbiamo espresso la solidarietà e il sostegno che era nelle nostre possibilità e abbiamo ben accolto la candidatura di Giampiero Fossi. Le liste minori hanno subito quello che si può definire “effetto sandwich” fra il Pd e la lista del sindaco. Nonostante questo siamo arrivati terzi, risultando la prima lista che non conquista seggi. Sarebbe stata una conseguenza logica la formazione di una giunta che rispecchiasse e coinvolgesse tutto lo schieramento che ha sostenuto Fossi. Lo abbiamo proposto dichiarando la nostra disponibilità ad assumere responsabilità di giunta. Così non è stato anche se ci sono state proposte soluzioni alternative. Abbiamo detto che non siamo “a caccia” di posti, non ci interessa”.
“Abbiamo spiegato – continua il comunicato – che riteniamo assolutamente legittimo, come ogni forza politica, una volta costruito il programma, contribuire a realizzarlo. E’ davvero singolare che la prima lista, fra quelle che non hanno eletto consiglieri, venga ignorata mentre le altre due, che hanno conseguito meno voti dei nostri, siano state premiate assegnando un assessorato a ciascuna. Riteniamo questo inaccettabile così come riteniamo inaccettabile l’esclusione della sinistra al governo di Signa. In questo modo la nuova amministrazione si sposta più al centro. Riteniamo quindi concluso il nostro rapporto con l’amministrazione. Saremo sempre rispettosi, ma vigili sul suo operato. I Progressisti per Signa confermano di essere la sinistra che unisce. In questa campagna elettorale abbiamo avviato un rapporto proficuo con Alleanza Verdi Sinistra, mentre con il Movimento 5 Stelle abbiamo fatto un percorso, che noi riteniamo importante per la convergenza di idee e per l’amicizia e il rispetto che si è creato anche se, per dinamiche interne al Movimento stesso, non si è concretizzata un’alleanza vera e propria. Proseguiremo su questa strada e cercheremo di realizzare nel nostro territorio l’unità delle forze che si riconoscono nel gruppo della sinistra al Parlamento europeo. Il nostro dialogo è aperto a tutte quelle forme organizzate e non che possono avere una convergenza di idee e di valori”.