CAMPI BISENZIO – Un migliaio di persone che devono ancora ricevere i primi 3.000 euro, 700 le domande prive di Iban. Ma, soprattutto, 430 i cittadini rimasti colpiti dall’alluvione che hanno aderito alla proposta di effettuare una perizia lanciata nelle scorse settimane dal Comitato alluvione Campi 2023. Questi i numeri illustrati dal presidente del comitato, Marco Celli, e dalle due consigliere, Francesca D’Ortenzio e Cinsia Bensi, insieme alla spesa da sostenere (50.000 euro, equivalente a una spesa di circa 116 euro per ogni cittadino che ha voluto seguire questa strada) e all’ufficializzazione del pool di esperti che si occuperanno fattivamente della perizia: un ingegnere idraulico, un ingegnere civile e un geometra membri di uno studio associato di La Spezia e due geologi di Campi Bisdenzio, in modo “sfruttare” al meglio la conoscenza del territorio. E un altro traguardo da raggiungere, quello delle 500 adesioni così che la spesa da sostenere da ogni singolo cittadino sia ancora più bassa.
“L’obiettivo – hanno spiegato – è quello di capire con precisione cosa è successo nella notte del 2 novembre, sia a livello idraulico che geologico, con particolare riferimento alla Marina e al Bisenzio. Solo successivamente, in considerazione anche del fatto che per avere delle risposte serviranno dai sei agli otto mesi, valuteremo se è il caso agire anche per vie legali”. Ma quello che al comitato interessa maggiormente è avere gli elementi in mano per fare un’analisi precisi dei lavori fatti in tutti questi anni – con la perizia, infatti, gli esperti indagheranno a ritroso nel tempo – e se magari può essere necessaria anche una revisione di quanto fatto fino a oggi.
Non solo, perché, come hanno spiegato i tre esponenti del comitato, “l’idea di fondo è quella di riuscire ad avere un modello idraulico che possa consentire di fare anche delle simulazioni in caso di avversità legate appunto al meteo”. Quello che non li tranquillizza è invece l’andamento dei lavori che, guardando soprattutto alla zona di Santa Maria, abbiamo l’impressione che vadano piuttosto a rilento”. Ma quella di ieri è stata inoltre l’occasione per prendere in esame anche la questione dei rimborsi alla luce della recente apertura, da parte della Regione, del portale per la rendicontazione delle spese sostenute dagli alluvionati.
“Da quello che ci risulta, almeno un migliaio di persone devono ancora ricevere i primi 3.000 euro anche se, in base a quello che ci è stato riportato, entro la fine di luglio tutto dovrebbe risolversi, anche per i circa 700 cittadini che non avrebbero trascritto l’Iban nella documentazione inviata in Regione”. Tutti i comitati campigiani, compresi quelli del coordinamento, sono reduci fra l’altro da un’audizione con l’VIII Commissione del Senato a cui hanno descritto lo stato delle cose, auspicando al tempo stesso, hanno concluso dal Comitato alluvione Campi 2023, “la massima collaborazione sia dalla commissione consiliare comunale che dalla commissione regionale”.