FIRENZE – “Due nuovi pronunciamenti del Tribunale di Firenze, dopo quello di maggio, impongono a QF, ex Gkn, il pagamento delle retribuzioni da gennaio 2024 per due lavoratori che hanno presentato ricorsi patrocinati dalla Fiom Cgil, ai sensi dell’articolo 700 del Codice di procedura civile. La giustizia torna a darci ragione: un’azienda non può abbandonare i lavoratori lasciandoli senza stipendi, né ammortizzatori”: a dirlo sono Stefano Angelini (Fiom Cgil Firenze) e la Rsu Fiom QF ex Gkn.
“Queste sentenze – continuano – si aggiungono a quella di dicembre scorso che ha condannato QF per atteggiamento antisindacale che l’azienda continua a non rispettare. Siamo dalla parte della ragione sociale e ancora una volta anche legale. A questo si aggiunge un provvedimento della Regione Toscana utile a dare fiato a lavoratori che da mesi non percepiscono stipendio, frutto anche del continuo confronto tra istituzioni e sindacato. Da febbraio chiedevamo l’attivazione di misure utili a a favorire la continuità occupazionale ed evitare che le persone si licenziassero per percepire l’indennità di disoccupazione.
Naturalmente tutte le misure concepite sul lavoro devono essere universali e pensate per tutti. Queste misure di sostegno al reddito rendono ancora più importante avviare il prima possibile il processo di reindustrializzazione”.
“È giunto il momento di sapere cosa ne pensa il Governo. La Regione – concludono – ha dato un contributo in questa vertenza fin dal primo giorno e oggi dà una spinta avviando l’iter per una legge regionale sui consorzi industriali che può essere parte della soluzione solo se accompagnata dal commissariamento. Chiediamo al Ministero delle imprese e del Made in Italy che ci convochi immediatamente e che produca tutti gli atti necessari per commissariare l’azienda”.
E’ di ieri la notizia, da parte della Regione, di un contributo di 3.000 euro una tantum a lavoratori di aziende in crisi che, pur non essendo al centro di procedure di licenziamento, non percepiscono stipendio da almeno sei mesi. Si chiama “Percorso di sostegno attivo al lavoro” ed è uno strumento “a metà tra gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro” studiato dalla Regione “per alleggerire un disagio profondo vissuto dai lavoratori e dalle loro famiglie”, ha spiegato il presidente Eugenio Giani insieme al consigliere speciale per le vertenze aziendali Valerio Fabiani. Una misura “nuova e originale”, prosegue il presidente, che sarà approvata nella prossima seduta di giunta e verrà erogata nel mese di luglio, stanziando 420.000 euro attinti dalle risorse regionali destinate a formazione e politiche attive del lavoro.
Il primo caso in cui il “percorso di sostegno attivo al lavoro” potrà essere applicato riguarda i 142 dipendenti di Qf, ovvero la ex Gkn di Campi Bisenzio, cui la proprietà non corrisponde la retribuzione da almeno sei mesi. “È indubbio che questo strumento coinvolge una delle più evidenti esperienze di crisi aziendale del territorio toscano”, ha concluso il presidente Giani, sottolineando che accanto a questo intervento, “proseguirà il confronto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per ottenere il commissariamento della società, perché la figura del commissario sarà in grado di avere un’interlocuzione più efficace con il sindacato e con tutti gli altri soggetti”.