A scuola un progetto dell’Università su gusto e sostenibilità. E i bambini diventano protagonisti “creando” i piatti

CAMPI BISENZIO – Presentati dall’Università di Firenze i risultati dei primi quattro mesi del progetto di ricerca “Gusto per la sostenibilità: strategie per promuovere l’adozione di un alimentazione sana e sostenibile nelle mense scolastiche”. Un progetto promosso dal Dipartimento di Agraria, realizzato in collaborazione con Qualità e Servizi e sostenuto da scuola e amministrazione comunale. […]

CAMPI BISENZIO – Presentati dall’Università di Firenze i risultati dei primi quattro mesi del progetto di ricerca “Gusto per la sostenibilità: strategie per promuovere l’adozione di un alimentazione sana e sostenibile nelle mense scolastiche”. Un progetto promosso dal Dipartimento di Agraria, realizzato in collaborazione con Qualità e Servizi e sostenuto da scuola e amministrazione comunale. La durata della ricerca è infatti di tre anni e coinvolge alcune classi della scuola primaria Lorenzo il Magnifico dell’Istituto comprensivo Statale Rita Levi Montalcini con lo scopo di sviluppare piatti innovativi e sostenibili, a base principalmente di legumi, rendendo protagonisti proprio i bambini grazie alla metodologia della “co-creation”, che utilizza un approccio partecipativo per sviluppare e promuovere prodotti innovativi. I bambini, in pratica, hanno pensato e creato dei veri e propri piatti, che adesso saranno studiati e adattati in base alle esigenze nutrizionali.

“I cuochi di Qualità e Servizi – ha detto Filippo Fossati, amministratore unico di Qualità e Servizi – hanno proposto delle nuove ricette a base di legumi grazie ai suggerimenti dei bambini. Le sfide difficili, come rendere più salutare ed ecologica la nostra dieta, si affrontano dunque insieme. Arriveremo, con il progetto di ricerca straordinario dell’Università di Firenze, a migliorare, insieme ai bambini i nostri menù”. “Il progetto ci è stato proposto dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Firenze e da Qualità e Servizi – ha aggiunto il dirigente Francesco Giari – e coinvolge cinque classi terze e sei classi quarte della scuola Primaria. Gli obiettivi si collegano strettamente con alcuni di quelli prefissati dal nostro P.T.O.F., come l’educazione alimentare, l’educazione ambientale, lo sviluppo sostenibile e l’educazione al civismo. Il percorso, infatti, mira a cercare delle strategie affinché i bambini si avvicinino più volentieri ad alimenti, solitamente, non molto amati (come i legumi), al fine di sensibilizzarli ad un modello di vita maggiormente sostenibile, anche attraverso una riduzione degli sprechi alimentari. Interessante è l’idea di far costruire i piatti direttamente alle alunne ed agli alunni, rendendo queste stesse e questi i stessi protagonisti dell’apprendimento per mezzo del fare, dell’essere attivi nella loro vita scolastica e civica”. Ringraziamenti anche da parte del vice-sindaco Federica Petti e dall’assessore all’ambiente Simona Pizzirusso, che rilanceranno il progetto con un evento aperto al pubblico nel mese di novembre.