LASTRA A SIGNA – “Hotel California” degli Eagles come colonna sonora di una vita, ma anche di questa campagna elettorale. E la “vecchia” passione per le auto da rally “riposta” anche nella guida della coalizione (Partito Democratico, Azione, Lastra a Signa al centro – Italia Viva, Lastra civica, Socialisti e Indipendenti Lastra a Signa) che lo vede candidato a sindaco per il centro-sinistra alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. Emanuele Caporaso ha fatto tutta la trafila nel Pd lastrigiano, a sua volta “guidato”, come egli stesso ha voluto sottolineare, da un’altra passione che dovrebbe caratterizzare tutti coloro che, come lui, hanno incarichi amministrativi: “Quella per la politica vissuta in mezzo alla gente”.
Quando mancano tre settimane al voto, che bilancio può fare della campagna elettorale?
“Posso dire che finora è stata una buona campagna elettorale, contraddistinta da una calorosa accoglienza delle persone con cui ci siamo confrontati e lo stiamo facendo tuttora. Il riscontro più importante, dei cittadini ma anche delle aziende e del mondo del lavoro, è dato dal loro desiderio di voler valutare i candidati incontrandoli. E la nostra, proprio per rispondere a ciò che la gente chiede, è una presenza costante sul territorio, comprese le frazioni, un impegno che manterremo se saremo eletti, a conferma del fatto che per amministrare bene, “bisogna esserci”…”.
Quale è la richiesta più frequente?
“Senza dubbio quella del nuovo ponte sull’Arno. Lastra a Signa si trova in una posizione strategica all’interno dell’area metropolitana ed è troppo legata a un’infrastruttura come questa e che può garantire delle risposte alla mobilità che la viabilità ordinaria non è più in grado di dare. Senza dimenticare che la realizzazione del ponte porta con sé anche la realizzazione della cassa di espansione che garantirà una maggiore sicurezza idraulica a tutto il territorio. L’altro dettaglio, non da poco, è quella della viabilità comunale, per la quale, se saremo eletti, ci impegneremo a investire 650.000 euro nei primi giorni di mandato. Ma c’è un altro aspetto che mi preme sottolineare ed è quello della socialità lastrigiana: in questi anni è stato fatto tantissimo, ma noi vogliamo andare oltre, questa socialità vogliamo “riaccenderla” ancora di più a partire dalla rivitalizzazione del centro storico”.
A livello personale quali sono le sue sensazioni?
“Sono in politica dal 2004, che per quanto mi riguarda ha sempre voluto dire mettersi a disposizione degli altri. In questi anni sono stato consigliere comunale, capo gruppo, segretario e negli ultimi mesi anche vice-sindaco. E adesso sto vivendo questa esperienza con grande serenità, proprio perché la mia vita, sia a livello personale che professionale, l’ho già costruita. Una vita fatta di tante relazioni umane, che in questa campagna elettorale stanno emergendo sempre più spesso e che rafforzano il mio impegno ad andare avanti”.
Quale è la sua opinione in merito alle due liste nate a sinistra negli ultimi tempi?
“Sinceramente non so se collocarle a sinistra, fondamentalmente sono liste civiche. Quello che posso dire è che in questi mesi, sia personalmente che come coalizione, c’è stato un cantiere aperto con le forze a sinistra del Pd e chi ha creduto nel nostro progetto, ha aderito convintamente. Il nostro vero avversario è e resta il centro-destra, ma nelle cinque liste che mi sostengono, ci sono tutte persone di prospettiva e, insieme a loro, voglio guardare avanti con fiducia”.
Viabilità a parte, quale sarà la prima cosa che vorrà fare se sarà eletto sindaco?
“Le residenze per gli studenti universitari nell’area degli ex macelli. A tariffe accessibili per tutti. Si tratta di un progetto, da piano operativo, che porterà a realizzare un centinaio di posti in una zona strategica di Lastra a Signa e con tanti servizi nei dintorni. E proprio per parlare ai giovani, il 31 maggio li incontreremo. Questo per dire cosa? Che lo slogan che abbiamo scelto, “Il futuro è adesso”, non è nato per caso, rappresenta appieno la nostra voglia di fare, che non nasce da un foglio bianco da riempire, ma da quanto costruito fino a oggi. Le sensazioni che abbiamo, anche se non bisogna mai dare niente per scontato, sono buone e al tempo stesso siamo serenamente impegnati per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati”.