SESTO FIORENTINO – Due ore di presidio dei lavoratori stamani davanti ai cancelli della Ginori e sciopero di otto ore per il mancato rinnovo del contratto di lavoro della categoria ceramica. “Sono dieci mesi che il contratto non è stato rinnovato – Stefano Battola, operaio addetto ai forni e Rsu Uil – a fronte di una richiesta in tre anni di circa 170-180 euro, le aziende dell’indotto non vogliono arrivare neppure a 150 euro, oltre al mancato adeguamento di questi dieci mesi. Insieme alla parte economica si è bloccata la formazione e anche alcuni aspetti legati alla sicurezza. Non è una manifestazione contro la Ginori, ma è per sensibilizzare per il contratto nazionale. Insieme allo sciopero c’è anche il blocco degli straordinari fino a quando non si arriverà a una ricomposizione della trattativa”. Oggi la Ginori, uscita dalla crescita, occupa circa 270 persone e molti sono i giovani entrati nell’azienda di via Giulio Cesare.
“L’azienda ha un trend di crescita – dice Gianmarco Macaluso, Rsu Cgil – e ha una visione lunga e improntata sul ricambio generazionale, stanno facendo innesti stage, contratti determinato e indeterminato, per portare figure nuove in grado di sostituire chi è vicino al pensionamento e in grado di gestire nuove tecnologie e maggiore conoscenze e in grado di gestire processi industriali innovativi”. “Confindustria non ci ha dato alcuna risposta, – dice Elena Bongini, Rsu Cgil – stiamo aspettando da 10 mesi il rinnovo e le proposte che abbiamo fatto e quelle che ci sono state avanzate non coincidono. Chiediamo per lo meno il recupero del tasso di inflazione, ma non siamo stati ascoltati e non ci hanno ascoltate”.
“Questa è una vertenza per il rinnovo del contratto nazionale, – dice Christian Paci, Rsu Femca Cisl – per dare un segnale forte per la ripresa della trattativa perchè c’è una distanza sulla trattativa azienda come Ginori è fondamentale per il distretto anche per il nome e la rilevanza che ha quindi vedremo i tassi di adesione ma ci sembrano alti e ci fa ben sperare che questo sia un segnale utile a riaprire una trattativa con più attenzione a quelle che sono le rivendicazioni dei lavoratori”.