L’arte risveglia l’anima: uno sguardo inedito sull’autismo. In mostra a Villa Vogel fino al 4 maggio

FIRENZE – Oltre 50 opere di 24 artisti italiani neurodivergenti. Nel mese della dignità autistica, l’arte diventa un punto d’incontro per esplorare e conoscere l’autismo con ‘L’arte risveglia l’anima’, la mostra negli spazi della Limonaia di Villa Vogel, in programma fino al 4 maggio 2024. A distanza di sette anni dal lancio, a Firenze, con […]

FIRENZE – Oltre 50 opere di 24 artisti italiani neurodivergenti. Nel mese della dignità autistica, l’arte diventa un punto d’incontro per esplorare e conoscere l’autismo con ‘L’arte risveglia l’anima’, la mostra negli spazi della Limonaia di Villa Vogel, in programma fino al 4 maggio 2024. A distanza di sette anni dal lancio, a Firenze, con il sostegno, in quell’occasione, del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo nove tappe presso alcuni importanti musei e istituzioni culturali del territorio e oltre 8mila visitatori, L’arte risveglia l’anima conclude il suo percorso a Villa Vogel con un evento espositivo e un ricco calendario di iniziative collaterali.   

Il progetto di inclusione culturale e sociale, promosso dal Comune di Firenze, dalle associazioni L’immaginario e Amici del Museo Ermitage (Italia), e sostenuto dalla Fondazione CR Firenze, vede esposte 53 opere di 24 artisti con disturbi dello spettro autistico, tra dipinti e illustrazioni, oltre a un’installazione site specific dedicata all’artista Filippo Zoi e un’installazione delle ceramiche realizzate dagli utenti del MAIC di Pistoia. Un’iniziativa che accende un riflettore sulle capacità delle persone neurodivergenti di raccontare e raccontarsi senza filtri e che si concluderà il 4 maggio con un finissage alla presenza degli artisti durante il quale saranno restituite loro le opere.

“L’arte risveglia l’anima ci ha permesso anche di disseminare buone pratiche nei musei attraverso il percorso formativo ‘Musei Arte Autismi’ che ha girato l’Italia insieme alla mostra e ha formato più di 200 persone tra educatori museali ed educatori dedicati all’autismo, – afferma la curatrice della mostra Cristina Bucci – grazie a questo molti musei hanno attivato nuovi programmi dedicati alle persone autistiche e si sono aperti alla neurodivergenza. Le persone autistiche, proprio per le loro caratteristiche atipiche, possono dare un contributo fondamentale al museo contribuendo a metterne a fuoco il ruolo sociale e costringendo a riportare l’attenzione sui visitatori, a rimuovere le barriere, soprattutto sensoriali e cognitive, e a ripensare le strategie educative”.  

“Con la mostra attuale si conclude un viaggio pieno di emozioni che ci ha permesso di interfacciarci con tutte le sfumature di autismo” dice Anna Kozarzewska, psicologa e coordinatrice scientifica della mostra. “Chiudiamo con una nota nostalgica, ma anche con la speranza che il progetto abbia contribuito al cambiamento dello sguardo sull’autismo facendo capire che dietro le apparenti bizzarrie e stranezze si nascondono spesso delle potenzialità, talvolta i talenti. Le doti che possono diventare la ricchezza di noi tutti”. L’esposizione si arricchisce, inoltre, di una serie di incontri e attività destinati ad approfondire e a diffondere il tema dell’autismo con un pubblico eterogeneo, come quello in programma martedì 23 aprile alle 17, presso la Limonaia di Villa Vogel, una tavola rotonda sul tema Scuola Musei Arte e Autismi rivolta principalmente agli insegnanti, ma aperta alla cittadinanza e a chi desidera mettere a fuoco il contributo che le esperienze museali dedicate alle persone con autismo possono dare alla scuola. Più in generale, per tutto il periodo della mostra, lo spazio espositivo sarà animato da attività, visite dialogiche e laboratori artistici dedicati a centri diurni per persone con disabilità, famiglie e persone anziane. “L’arte risveglia l’anima” sarà visitabile con ingresso gratuito tutti i giorni dalle 15 alle 18 o su appuntamento.

Sara Coseglia