SESTO FIORENTINO – Le coincidenze esistono, e talvolta seguono percorsi astrali favorevoli. È stato così per Laura Mazzoni o, meglio, per la memoria che la sua breve vita ha lasciato. Laura, giovane partigiana, è tra le protagoniste del recente volume “Ester e le altre” pubblicato da «apice libri», antologia di brevi biografie sulle donne che hanno contribuito a fare la storia di Sesto Fiorentino. Ebbene, a breve distanza dalla partecipatissima presentazione pubblica del volume presso la Libreria Rinascita, per pura casualità il Comune di Firenze ha deciso di intitolare una strada proprio a Laura Mazzoni.
Nel libro, curato da Monica Barducci, la docente Chiara Meriggi racconta i momenti salienti della gioventù di Laura, una donna di straordinaria modernità. Nata nel 1922 a Castello, allora comune di Sesto Fiorentino, da una famiglia dal colore politico “rosso”, Laura era una bellissima ragazza: alta, slanciata, elegante, capelli castano chiaro, occhi verdi. Si sposa a soli diciannove anni nella chiesa di San Michele a Castello. Il matrimonio dura davvero poco, e Laura torna a casa dai suoi. Nell’agosto del ’44 viene incaricata di scoprire se un giovane appena arrivato sia un infiltrato. Il giorno 12 si incontrano nei pressi della Villa Reale a Castello. Improvvisamente la zona dove si trovano diventa obiettivo di un attacco di artiglieria: colpiti dalle schegge, per i due non c’è scampo. Non ha ancora compiuto 22 anni.
Nella storia partigiana sestese il nome di Laura era scomparso, come quello di tante altre donne in tutto il Paese. Il Comune di Sesto Fiorentino l’ha riportata alla memoria pochi anni fa, dedicandole una targa di fronte al Parco del Neto. Poi il libro dove si parla anche di lei, ora l’intitolazione della strada. Il cerchio si chiude, lasciando l’amarezza dell’ennesima giovane vita stroncata dalla guerra.