Filarmonica Giuseppe Verdi, venerdì 12 l’inaugurazione della nuova sede. Si cerca materiale per realizzare una mostra

SIGNA – Una nuova sede per la Filarmonica Giuseppe Verdi di Signa. E’ quella che sarà inaugurata venerdì 12 aprile alle 17 in via De Gasperi 5 a Signa. “Siamo orgogliosi e pieni di carica e non a caso questo avvenimento è coinciso nell’anno del nostro bicentenario”, dicono dalla Filarmonica nell’annunciare l’appuntamento di venerdì. La […]

SIGNA – Una nuova sede per la Filarmonica Giuseppe Verdi di Signa. E’ quella che sarà inaugurata venerdì 12 aprile alle 17 in via De Gasperi 5 a Signa. “Siamo orgogliosi e pieni di carica e non a caso questo avvenimento è coinciso nell’anno del nostro bicentenario”, dicono dalla Filarmonica nell’annunciare l’appuntamento di venerdì. La Filarmonica Giuseppe Verdi, infatti, nel corso del 2024 festeggerà il bicentenario dalla sua fondazione. Un traguardo che porterà nei prossimi mesi, con date ancora da definire, all’organizzazione di una serie di concerti insieme alle Filarmoniche della Città metropolitana oltre a una mostra permanente che attesti il suo operato in questi duecento anni. “A tal proposito, – si legge in una nota – è intenzione dell’associazione sensibilizzare la cittadinanza, signese e non, a fornire testimonianze, articoli di giornali, insomma tutto quanto possa essere utile alla preparazione della mostra di una realtà unica per longevità e rara nel suo genere. La Filarmonica, costituita nel lontano 1824 da Lorenzo Calosi, fin dai suoi esordi divenne un’importante punto di riferimento e aggregazione per la comunità signese. Nel 2023 è stato eletto un nuovo consiglio direttivo guidato dal neo presidente, Francesco Di Piazza, mentre Gabriele Nardoni è il suo vice, che fin da piccolo ha fatto tutte la “trafila” fino ad arrivare oggi a essere un affermato musicista (info 349 0662663 – – filarmonicaverdisigna@gmail.com).

Storicamente è sempre stata una componente vitale dei momenti di festa e di aggregazione delle comunità, nelle grandi città come nei piccoli paesi: le ricorrenze più importanti si festeggiavano a ritmo di balli e canti e spesso il catalizzatore di tutto questo, e il crocevia, era una banda musicale. Allo stesso modo, questa è anche la storia della Filarmonica Giuseppe Verdi di Signa: fin dai suoi esordi, divenne un importante punto di riferimento e aggregazione per la comunità signese, la colonna sonora di tutti i più importanti momenti di festa civile e religiosa, portando avanti anche l’insegnamento della musica presso le nuove generazioni. Il momento di massima attività della Filarmonica coincise con il periodo tra gli ultimi anni dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Con la fine della seconda guerra mondiale cominciò però il rapido declino: troppi cambiamenti nella società, nei gusti, nei costumi e nella composizione della banda stessa portarono al suo scioglimento nel 1952, dopo più di cento anni di onorata attività.

Ma il ricordo rimase forte, e sull’onda della nostalgia – ma non solo: anche con un occhio al futuro – nel 1981 un gruppo di “vecchi” appassionati signesi (Leonetto Franchi, Francesco Giovagnoli, Ugo Marretti, Luigi Nannucci, Elio Alberto Rugi e Renzo Vettori) dette nuova vita alla Filarmonica, che da allora non si è più fermata e in quasi quarant’anni di attività è riuscita a riportare la passione per la musica nelle case e nelle famiglie di Signa, ma anche oltre: si è infatti esibita più volte nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, oltre che in alcune delle più belle piazze d’Italia e persino in Austria e Francia. Tre maestri (Manlio Freiles, Franco Rannino e adesso Stefano Mangini) hanno preso negli anni il timone della direzione musicale e hanno messo la loro esperienza al servizio della Filarmonica, ma quello che ha reso possibile la continua crescita di questo progetto è stato soprattutto l’entusiasmo e l’amore per la musica che i membri della banda, e i signesi tutti, hanno dimostrato in questi anni.

E tanto di questo lavoro è stato fatto dai giovani, e per i giovani. Parallelamente alla attività concertistica, la Filarmonica ha infatti promosso l’insegnamento e la diffusione della musica, attraverso la creazione di una propria scuola di musica, intitolata alla memoria di Alberto Rugi, che fu uno dei principali artefici della sua rinascita. Un bel modo di favorire il ricambio generazionale, e di coinvolgere sempre di più i giovani: questo grazie al lavoro svolto da dai maestri Carmelo Mobilia, Tatiana Fedi, Matteo Spolveri, Luciano Fiorello e Filippo Daidone e al grande investimento fatto dalla Filarmonica, che ha regalato gli strumenti ai ragazzi e ha offerto gratuitamente le lezioni. Un grande arricchimento, per tutti, ma soprattutto per i ragazzi, di tutte le età (dalle medie all’università, e oltre ) che hanno preso sul serio l’impegno, e hanno riscoperto anche il piacere di stare assieme. Ma i progetti della Filarmonica per coinvolgere i giovani non si fermano qui: la banda ha portato anche nelle scuole l’insegnamento della musica. Insomma, davvero un bel progetto. In particolare, c’è un grande interesse per tutte le attività giovanili portate avanti dalla Filarmonica. Perché la musica è una passione contagiosa, che si trasmette attraverso le generazioni ma, affinché cresca un frutto, ci vuole qualcuno che pianti un seme. Il 6 dicembre 2011 la Filarmonica Giuseppe Verdi, unitamente al Corteo Storico di Signa, ha ricevuto nel Salone dei ‘500 in Palazzo Vecchio, l’attestato di “Gruppo d’interesse  nazionale”.