Il 21 per cento degli studenti delle primarie è straniero

SESTO FIORENTINO – Oltre il 21 per cento degli alunni iscritti alle scuole primarie sono di origine straniera e rappresentano in totale una sessantina di nazionalità diverse. “Oggi sulla stampa l’onorevole Foti, capo gruppo di FdI alla Camera, si prende la briga di riportarci tutti alla realtà, – dicono Sara Martini e Camilla Sanquerin, assessore, […]

SESTO FIORENTINO – Oltre il 21 per cento degli alunni iscritti alle scuole primarie sono di origine straniera e rappresentano in totale una sessantina di nazionalità diverse. “Oggi sulla stampa l’onorevole Foti, capo gruppo di FdI alla Camera, si prende la briga di riportarci tutti alla realtà, – dicono Sara Martini e Camilla Sanquerin, assessore, rispettivamente, all’istruzione e alle politiche sociali – evidenziando l’insensatezza del tetto agli alunni stranieri lanciato dal ministro dell’istruzione e prontamente ripresa dal ministro dei trasporti e dal presidente del Senato. Apprezziamo l’iniziativa, ma auspichiamo che, d’ora in poi, anziché lanciarsi in improbabili proposte, il Governo e il ministro dell’istruzione aumentino le risorse a disposizione per i corsi di alfabetizzazione e di inserimento, oggi in gran parte in carico ai Comuni”.

Secondo gli assessori Martini e Sanquerin il dato è in linea con la composizione demografica di Sesto Fiorentino. “Numeri alla mano, a Sesto Fiorentino siamo già oltre la realtà immaginata dal ministro Valditara – proseguono Martini e Sanquerin – Il 21% degli iscritti alle scuole primarie è di origine straniera con circa sessanta nazionalità rappresentate, un dato in linea con la composizione demografica della nostra città e che nei prossimi anni non è destinato a diminuire. In alcune scuole la presenza è particolarmente forte, in altre meno, ma ovunque stiamo assistendo a un cambiamento che dobbiamo accompagnare e governare, così da garantire il diritto costituzionale all’istruzione”.

“Già oggi sono attivi, secondo necessità, corsi integrativi di supporto per l’apprendimento della lingua italiana e massima è l’attenzione per garantire classi ben equilibrate. A questo si aggiungono attività e iniziative mirate a far conoscere e incontrare le diverse culture, un’occasione di arricchimento e una grande opportunità per crescere”. “C’è bisogno di più insegnanti, di più risorse per il supporto scolastico e di una nuova legge sulla cittadinanza – concludono – O si danno subito risposte adeguate e realistiche, o sarà la realtà, ancora una volta, incaricarsene al posto del Governo pro tempore”.