PRATO – In seguito alla frana che ha interessato la strada regionale 325, la Lega per Salvini Premier, “ribadendo come il ministro Salvini si sia messo subito a disposizione, pur non essendo stato coinvolto prima e pur non essendo di propria competenza la situazione, – si legge in una nota a firma di Luis Micheli Clavier, Letizia Faggi e Umberto Presutti – lamenta l’assoluta inazione delle forze di sinistra al governo dell’intera area, tali da proporre oggi soluzioni rabberciate, al limiti dell’incredibile, come l’elevazione a viabilità alternativa di strade che sono poco più o poco meno di mulattiere. L’unica alternativa per scendere in città, attraverso Schignano, palesa sotto il peso del traffico la mancanza di interventi della quale ha sofferto per decenni, al pari e ancor più della stessa 325, per colpa, inutile nascondersi, del lassismo delle amministrazioni di Prato, Cantagallo e, naturalmente, Vaiano”.
“Proprio nel Comune di Vaiano, quello che più di altri necessità ora di alternative, il tratto di via Bertini, all’altezza di via Casadonica, – aggiungono – è a rischio crollo. Dall’alluvione del 2 novembre, la situazione è sempre rimasta la stessa e, ora, sta peggiorando. La strada, unico accesso disponibile al momento, poggia su una collina già compromessa da precedenti smottamenti e si trova in uno stato preoccupante di instabilità. Una notizia attesa, senza bisogno di scomodare il cambiamento climatico, giacché da decenni l’intera zona è zona franosa. Sta di fatto che l’attuale condizione rappresenta una minaccia imminente per la sicurezza dei cittadini un ulteriore ostacolo all’approvvigionamento di beni essenziali quali viveri e carburanti. Le responsabilità di questa situazione critica ricadono direttamente sul Partito Democratico, che governa il comune di Vaiano così come la provincia di Prato e la regione. Nonostante gli allarmi lanciati ripetutamente negli anni dai geologi riguardo la vulnerabilità dell’area, caratterizzata da terreni instabili e da un clima notoriamente piovoso, si evidenzia un’amara realtà: nulla è stato fatto per prevenire o mitigare i rischi, lasciando la popolazione in una condizione di pericoloso abbandono”.


“La presenza sul posto del segretario della Lega, Luis Micheli Clavier, insieme ai militanti Letizia Faggi e Umberto Presutti Gallinella, sottolinea l’impegno e la vicinanza del nostro partito alle comunità locali colpite da questa tragica trascuratezza. La Lega si pone al fianco dei cittadini e delle imprese isolati da questa situazione disastrosa e chiede che vengano immediatamente adottate misure straordinarie. Le nostre proposte immediate, di seguito elencate, potrebbero essere facilmente poste in campo, se il Pd, preso dalla scelta traumatica di un candidato per Prato e addirittura commissariato in ordine alla scelta del candidato per Vaiano, si decidesse a passare dalle parole ai fatti o, quanto meno, a tornare a parlare ai cittadini e nei consigli comunali, riuscendo per una volta a farsi capire, anziché sorridere, da parte della Regione. Fatti che sono ben altro rispetto alla patetica opera di ripristino della segnaletica orizzontale, con gravi ripercussioni sul traffico, adottata a due mesi dalle elezioni, anziché per tempo, come se i cittadini/elettori fossero tutti incapaci di intendere e di volere”, concludono i tre esponenti leghisti.
Quindi le loro proposte: “Intervento urgente. Richiesta di una mobilitazione immediata delle forze di protezione civile per assicurare la stabilità della strada alternativa e garantire l’accessibilità e la sicurezza della zona; audit e valutazione. Impegno per un’analisi accurata e trasparente delle responsabilità, con un focus specifico sulle mancanze e sulle negligenze da parte degli enti locali e regionali; piani di mitigazione a lungo termine: sviluppo di un piano concreto, supportato da esperti geologi e ingegneri, per la prevenzione di ulteriori disastri naturali e per la protezione delle infrastrutture vitali della regione; supporto alle comunità colpite: Creazione di un fondo di emergenza per sostenere le famiglie e le imprese maggiormente impattate dalla chiusura delle strade e dall’isolamento”.