Cenni: “Prato grande assente dagli investimenti per il territorio”

PRATO – “Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto con un ulteriore stanziamento di 66 milioni di euro a chi per settimane ha messo in giro pure invenzioni sulla mancanza di interventi a favore delle famiglie e delle imprese danneggiate dall’alluvione. Non poteva esserci risposta migliore a chi  ha fatto di tutto per screditare il […]

PRATO – “Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto con un ulteriore stanziamento di 66 milioni di euro a chi per settimane ha messo in giro pure invenzioni sulla mancanza di interventi a favore delle famiglie e delle imprese danneggiate dall’alluvione. Non poteva esserci risposta migliore a chi  ha fatto di tutto per screditare il Governo disegnandolo come ostile al nostro territorio anche dopo il primo intervento di 190 milioni”. E’ il commento di Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato per il centrodestra, tra i presenti ieri all’appuntamento a Firenze tra il governatore Giani e il premier Meloni per la firma dell’accordo per la Coesione. “Il Governo – le parole di Gianni Cenni – non dimentica il nostro territorio, a differenza di quanto fanno invece gli enti locali: Prato grande assente nell’elenco degli investimenti finanziati in Toscana attraverso la ripartizione dell’ultima tranche di 531 milioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione sociale operata dalla Regione, come grande assente tra gli invitati alla firma dell’accordo il sindaco Biffoni. Prato è fuori dalla distribuzione dell’ingente somma che si aggiunge all’anticipazione di 151 milioni assegnata dal Governo a partire dal 2021. Soldi gestiti e distribuiti dalla Regione per investimenti su infrastrutture, difesa del suolo, scuole, edilizia residenziale pubblica, sanità, sport. Con l’anticipazione l’area pratese qualche soldo lo aveva visto, ora niente. Su un complessivo di oltre 680 milioni, la provincia di Prato, e dunque non il solo comune, ha visto circa tre milioni e mezzo per lavori praticamente già fatti. Sbaglio o siamo la seconda città della Toscana? Sbaglio o ci hanno sempre detto che siamo noi la locomotiva regionale? Evidentemente chi guida la locomotiva non ha la patente”.

Prato non c’è nella lista della seconda tranche di 531 milioni di investimenti: “Un dato che si commenta da solo, che spiega la mancanza di progettazione sul nostro territorio: i soldi non si vedono perché non sono stati presentati interventi finanziabili e cantierabili – ancora Gianni Cenni – una città invisibile per la quale chi doveva darsi da fare per incamerare risorse è rimasto a guardare. A Pistoia, per fare un esempio, il Comune incassa 16 milioni per la realizzazione del nuovo palazzetto multidisciplinare di Pallavicini. E noi? Nulla, eppure quanto avrebbe fatto comodo ricevere finanziamenti per qualche intervento contro il dissesto idrogeologico, per citare un tema di grandissima attualità. Un treno perso, non il primo ma, con le elezioni di giugno, si spera l’ultimo. Uno schiaffo nel silenzio generale – conclude Gianni Cenni – i pratesi ne terranno conto quando saranno chiamati al voto”.