FIRENZE – Eseguita nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo e una donna italiani, rispettivamente di 39 e 43 anni, accusati a vario titolo di furto aggravato in concorso. Sarebbero almeno sei gli episodi accertati dalla primavera scorsa, tutti avvenuti nell’hinterland fiorentino, la metà dei quali contestati nell’ordinanza firmata dal Gip alla coppia, mentre tre, al momento, solo all’uomo. Escluso il primo episodio al centro dell’inchiesta della Procura fiorentina che, nello specifico, riguarderebbe il furto di una bicicletta a Figline e Incisa Valdarno e per il quale è indagato solo l’uomo, gli altri avrebbero tutti come denominatore comune una scena simile: si tratterebbe infatti di lavanderie automatiche tra Empoli, Lastra a Signa, e Sesto Fiorentino.
I presunti responsabili sono stati identificati a seguito di una serie di riscontri tecnici che hanno permesso agli investigatori di collocare i presunti autori dei colpi, di volta in volta, sui diversi luoghi dei delitti. Una lavanderia di Lastra a Signa sarebbe stata addirittura colpita due volte nel giro di un mese. I furti sarebbero stati messi a segno quasi sempre forzando le casse automatiche anche con particolati attrezzature (come in un caso una smerigliatrice), riuscendo coì a portar via bottini che, almeno in un paio di occasioni, avrebbero superato il migliaio di euro. Secondo quanto ricostruito, la coppia in diverse occasioni si sarebbe anche ingegnata per eludere i vari sistemi di sicurezza, per esempio staccando la corrente dei locali o manomettendo la funzionalità delle telecamere di videosorveglianza. Sulla base di quanto disposto dal Gip, l’uomo è stato condotto in carcere dagli agenti della Squadra Mobile di Firenze, mentre la donna, al momento, è stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari.