CAMPI BISENZIO – Il Museo archeologico di Gonfienti, in occasione di “TourismA”, salone nazionale di archeologia, ha presentato a Firenze i progetti inclusivi realizzati con il contributo di Fondazione CR Firenze e la supervisione scientifica della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.
Progetti che sono illustrati da Francesca Bertini, direttrice del museo: “Fin dall’apertura, ogni sforzo è stato indirizzato ad abbattere tutte quelle barriere, architettoniche, cognitive, sensoriali, emozionali, che impediscono ad alcune persone, di accedere alla struttura, di fruirne gli spazi, di sentirsi parte attiva e pienamente rappresentati. Come primo segnale inclusivo, sono stati tradotti nella lingua italiana dei segni dei brevi video nella disponibilità della Soprintendenza. Il percorso tattile, pensato per ciechi e ipovedenti, propone un contatto concreto, attraverso cui tutti possono scoprire il piacere di toccare, di recuperare un rapporto diretto con le opere, con un approccio più libero rispetto ai divieti imposti quando ci si avvicina alle opere in originale”.
“Dopo una selezione dei reperti più rappresentativi, operata di concerto con la funzionaria della Soprintendenza, Arianna Vernillo, – aggiunge – sono state realizzate, tramite la scansione con laser scanner a triangolazione, le copie virtuali degli oggetti, elaborate con software dedicati per poterli stampare in 3D. La copie tattile fedeli all’originale, sono corredate da didascalie su supporto mobile in nerobreille e in italiano”.
L’altro progetto riguarda “la realizzazione dell’audioguida fruibile dal Web o IOS su App, accessibile anche offline, quindi senza rete internet, per tutti. Selezionando a scelta una delle 15 sezioni in cui è articolata la guida, sia direttamente dall’App, sia inquadrando i vari Qr-Code lungo l’itinerario di visita, saranno illustrati i principali reperti archeologici esposti nelle sale corredate da una o più foto per ciascuno, accompagnando i visitatori in un viaggio alla scoperta della storia antica del territorio. L’esperienza al Museo di Gonfienti aiuta a conoscere la bellezza del patrimonio culturale perchè quando parliamo di musei per tutti, musei accoglienti e inclusivi, dobbiamo e vogliamo essere concreti affinché questi non rimangano concetti astratti”.
“Due progetti importanti – ha aggiunto Federica Petti, vice-sindaco e assessore alla cultura – che hanno l’ambizione di rimuovere gli ostacoli. Fare cultura vuol dire questo: creare un museo che sia accessibile e fruibile per tutti, senza distinzione. È nostro compito dare vita a un contesto che elimini ogni barriera che crea la disabilità, dando la possibilità a tutti di godere dell’arte e della felicità che solo la conoscenza dà”.