Canile “Il Rifugio”, il Comune non può costituirsi parte civile

PRATO – Il Comune non può costituirsi parte civile nel procedimento per la gestione del canile “Il Rifugio” da parte dell’associazione “Qua la zampa”: il patteggiamento a tre anni dell’ex presidente dell’associazione al termine del procedimento penale a suo carico per peculato, induzione indebita e ricettazione, esclude la costituzione di parte civile, come da norme del […]

PRATO – Il Comune non può costituirsi parte civile nel procedimento per la gestione del canile “Il Rifugio” da parte dell’associazione “Qua la zampa”: il patteggiamento a tre anni dell’ex presidente dell’associazione al termine del procedimento penale a suo carico per peculato, induzione indebita e ricettazione, esclude la costituzione di parte civile, come da norme del Codice di procedura penale. In una nota l’Amministrazione comunale “sottolinea che innazitutto il Comune, in qualità di parte offesa,  ha partecipato attivamente e  fattivamente nella fase delle  indagini, sia  mediante l’audizione dei dipendenti del Servizio Ambiente, sentiti come persone  informate sui fatti, sia fornendo alla Procura  la documentazione nella propria  disponibilità sulla gestione del canile da parte dell’associazione”. In ogni caso, l’Avvocatura del Comune fa sapere che “dove la costituzione di parte  civile  fosse stata  possibile, il  Comune di  Prato, quale parte civile avrebbe potuto comunque formulare una richiesta di risarcimento solo dell’eventuale danno di immagine, escludendo invece il danno patrimoniale, il cui vaglio è infatti sottratto alla giurisdizione del giudice ordinario (penale  e civile) ed invece demandato a quello della Corte dei  Conti”.