CARMIGNANO – Carmignano non si arrende all’idea che la Visitazione del Pontormo possa stare lontana dai suoi confini. In una nota, diffusa stamani, il Comune “anche dopo aver ascoltato tutte le parti in causa e tutti i soggetti interessati, non ultimi gli abitanti del territorio, intende farsi parte attiva per il ritorno della Visitazione e delle opere ospitate nella pieve di San Michele, opere di pregiatissima fattura, in territorio comunale nei tempi più brevi possibili ed a prescindere da quelli che saranno necessari per il restauro del complesso che la ospita da sempre. Si propone pertanto di adoperarsi per individuare in loco uno spazio comunale che abbia i requisiti richiesti per la conservazione delle opere e per la loro valorizzazione e fruizione. Si propone inoltre di attivare collaborazioni con le parti in causa e con chi vorrà sposare la causa al fine di progettare iniziative dirette alla promozione culturale e turistica della Visitazione e del Pontormo”. A tale scopo, continua la nota dell’amministrazione comunale, “la giunta comunale, pertanto, con proprio atto d’indirizzo ha dato mandato al sindaco di adoperarsi con azioni concrete a farsi parte attiva del percorso che riporterà l’opera sul nostro territorio anche attraverso la stipula di un protocollo/convenzione con gli attori in causa volto alla tutela, valorizzazione e fruizione dell’opera, nonché a promuovere raccolte fondi ed adoperarsi per reperire risorse economiche per la realizzazione del protocollo di cui trattasi come per il restauro del complesso che le ospita”.
Nella delibera approvata sono indicati gli spazi di proprietà comunale messi a disposizione della Curia di Pistoia, proprietaria dell’opera del Pontormo, con il Comune che si dichiara “fin da ora disponibile ad apportarvi tutti gli accorgimenti che si rendessero eventualmente necessari a creare un ambiente adatto ad ospitare tutte le opere del complesso, dal controllo microclimatico alla sicurezza degli ambienti, alla fruibilità più ampia possibile dell’opera da parte dell’utenza, fermo restando il rispetto della natura delle opere”. I due luoghi indicati sono: lo spazio Moretti Schema Polis, posto davanti alla chiesa dedicata a San Michele e San Francesco, e il centro didattico ed espositivo di Artimino, futuro polo di promozione delle arti, che sarà completato entro l’anno. Il Comune, inoltre, ribadisce la propria volontà “di collaborare, mediante sottoscrizione di documenti ufficiali, con tutti gli attori in causa, ad un progetto che oltre al ritorno delle opere a Carmignano, in condizioni che ne garantiscano conservazione e fruizione, curi fin da ora la valorizzazione e la promozione delle opere come del territorio”. La pala della “Visitazione”, è scritto ancora nella nota del Comune di Carmignano, “è senza dubbio l’opera più importante che la chiesa di San Michele Arcangelo in Carmignano custodisce al suo interno, e uno dei dipinti più riusciti di Jacopo Carrucci detto il Pontormo. La “Visitazione”, oltre a una delle opere maggiormente significative del manierismo fiorentino, è sicuramente l’immagine che probabilmente meglio rappresenta “l’anima di Carmignano”. Per questo motivo, immaginare il nostro territorio e la nostra comunità senza la Visitazione del Pontormo rappresenta una profonda ferita; un’opera che è parte della nostra cultura e sinonimo di Carmignano nel mondo. Infatti, la bellezza e la storia del capolavoro rappresenta un valore determinante e fondante della capacità di attrattiva turistica di Carmignano”.
E’ questa ragione che spinge il Comune di Carmignano a chiedere “di organizzare, con accordo su costi e modalità da rimandare ad un accordo successivo fra le parti, un percorso di valorizzazione turistica che abbia come “filo rosso” i luoghi del Pontormo”. In particolare il Comune propone: un percorso storico/artistico e di visite guidate denominato Pontormo in tour; visite guidate denominate Visitare il Pontormo all’esposizione temporanea dell’opera; una Pontormo card per percorsi di visita a tema, con la creazione di apposito merchandising, per accedere a ognuno dei musei che aderiranno al circuito e per visitarne le collezioni permanenti e le mostre temporanee, senza alcun costo aggiuntivo, con parte del ricavato da destinare al restauro della chiesa di Carmignano; un ciclo di concerti (la Musica del Pontormo) in luoghi suggestivi del territorio; un’asta, in collaborazione con l’archivio Palli, con il ricavato da devolvere al restauro della chiesa; una cena a tema (il Pontormo e l’arte culinaria), prendendo spunto dalle annotazioni culinarie fatte da Pontormo nel suo “Libro mio”, il cui ricavato, anche in questo caso, da devolvere al restauro della chiesa. Il Comune propone anche azioni e progetti di Fundraising per il restauro della pieve di San Michele.