Una befana alta tre metri di creatività, realizzato con i bambini e i nonni delle associazioni del territorio

LASTRA A SIGNA – Una struttura alta 3 metri, composta mescolando con creatività stoffe e materiali di scena, ha dato vita ad un grande pupazzo della vecchietta più amata di sempre. L’operazione ideata da Francesco Giorgi e condotta dagli scenografi Giovanna Mastantuoni e Francesco Mancini è una delle numerose iniziative portate avanti dalla Compagnia teatro […]

LASTRA A SIGNA – Una struttura alta 3 metri, composta mescolando con creatività stoffe e materiali di scena, ha dato vita ad un grande pupazzo della vecchietta più amata di sempre. L’operazione ideata da Francesco Giorgi e condotta dagli scenografi Giovanna Mastantuoni e Francesco Mancini è una delle numerose iniziative portate avanti dalla Compagnia teatro popolare d’arte a favore dello sviluppo della creatività attraverso la collaborazione fra le diverse generazioni. Le mani dei bambini hanno lavorato insieme a quelle dei nonni del Centro Sociale Residenziale e dei volontari dell’Auser per comporre una “Befana gigantesca” che verrà portata in parata il pomeriggio del 6 gennaio per le strade di Lastra a Signa mentre le signore del cucito e il gruppo Auser hanno realizzato le calze, riempite grazie ai commercianti del CCN Lastra Shopping, che verranno poi distribuite nel corso della manifestazione.

“La Befana di Lastra a Signa – si legge in una nota – è il risultato di un lavoro di squadra che si è svolto durante le vacanze natalizie e che ha lasciato a grandi e piccini la libertà di creare e sentirsi parte di una comunità attiva. Gli incontri che hanno permesso la realizzazione della Befana costituiscono un punto di partenza per il progetto “La musica racconta”. Un itinerario che attraverso la musica e il teatro ci condurrà alla scoperta  dei racconti dei nonni e che vedrà protagonisti grandi e piccoli cimentarsi con strumenti musicali di ogni tipo. La musica per gli anziani sarà occasione per rivivere ricordi e mettere alla prova abilità manuali e senso del tempo. Proposta fin da piccoli educherà all’ascolto e al dialogo. Per tutti diverrà una lingua conosciuta e praticata, un’occasione unica per raccontare se stessi”.