La protesta di un gruppo di genitori: “I nostri figli sul pulmino per tornare a casa mezz’ora prima della fine delle lezioni”

SIGNA – Una protesta “pacata”, ma sentita. E’ quella di un gruppo di genitori i cui figli frequentano la scuola Leonardo da Vinci a Signa. E che vogliono “nuovamente segnalare la situazione relativa agli orari. Ormai dall’inizio della scuola i nostri figli perdono mezz’ora al giorno di lezione a causa dell’organizzazione dei turni dei pulmini. […]

SIGNA – Una protesta “pacata”, ma sentita. E’ quella di un gruppo di genitori i cui figli frequentano la scuola Leonardo da Vinci a Signa. E che vogliono “nuovamente segnalare la situazione relativa agli orari. Ormai dall’inizio della scuola i nostri figli perdono mezz’ora al giorno di lezione a causa dell’organizzazione dei turni dei pulmini. L’orario scolastico previsto per il tempo pieno è 8.20-16.20, ma gli alunni che hanno richiesto il servizio del pulmino devono abbandonare l’aula alle 15.45 circa, quindi mezz’ora prima della fine delle lezioni; di questi alcuni partono subito, altri sostano anche 40 minuti nel cortile prima di poter tornare a casa. Di conseguenza le maestre sono costrette a riorganizzare le lezioni con i bambini rimasti, smettendo di spiegare, non potendo andare avanti con il programma. Siamo consapevoli che a causa dei lavori alla scuola di San Mauro, è aumentato il numero di bambini che usufruiscono di tale servizio ma questo si sapeva in anticipo ed era prevedibile, quindi andava programmato per tempo”.

“L’orario scolastico – aggiungono – termina alle 16.20, quello che ci chiediamo è come si sia arrivati a pensare una soluzione del genere, che penalizza bambini e maestre togliendo loro del tempo necessario per l’istruzione. Non si potevano organizzare i turni dei pulmini dopo l’uscita da scuola degli alunni? E’ inaccettabile e non esistono giustificazioni o scuse per una decisione che va contro ogni logica, fra l’altro si parla di scuola dell’obbligo e di un servizio pubblico che deve essere garantito. Se anche il problema venisse risolto, chi restituirà ai bambini il tempo perso? In che forma? Qualcuno ha pensato a questo? La domanda che rivolgiamo a tutti i genitori coinvolti, della scuola Da Vinci è: siete consapevoli di questa situazione? Vi sta bene tutto questo?”.