Brunori (Lega): lettera aperta al sindaco Falchi

SESTO FIORENTINO – Il capo gruppo della Lega Daiele Brunori ha inviato una lettera aperta al sindaco Lorenzo Falchi, che riportiamo qui di seguito: “Purtroppo, come è stato accertato, diverse e contraddittorie comunicazioni riguardo all’applicazione di un prodotto per i lavori sulla facciata della De Amicis, hanno generato la legittima preoccupazione in alcuni cittadini. Per […]

SESTO FIORENTINO – Il capo gruppo della Lega Daiele Brunori ha inviato una lettera aperta al sindaco Lorenzo Falchi, che riportiamo qui di seguito:

“Purtroppo, come è stato accertato, diverse e contraddittorie comunicazioni riguardo all’applicazione di un prodotto per i lavori sulla facciata della De Amicis, hanno generato la legittima preoccupazione in alcuni cittadini. Per questo ho ritenuto necessario, di concerto con il mio gruppo consiliare, chiedere informazioni all’ufficio scuola del Comune in prima battuta e poi, non avendole ricevute, abbiamo provveduto a preparare un’interrogazione per il consiglio comunale del 28 novembre scorso. Del resto, in prima istanza vi erano state comunicazioni che intimavano la chiusure delle finestre di tutte le aule che davano sull’esterno della piazza addirittura per un intero mese durante l’applicazione di tale prodotto, ovvero per tutto il periodo necessario; prima erano previsti lavori quotidiani, poi sono stati sospesi (curiosamente proprio il giorno dopo la nostra segnalazione e appena due giorni dopo l’inizio dei lavori stessi) e programmati in modo diverso, anche sfruttando il fine settimana.

“Sfortunatamente, poi, nonostante le rassicurazioni del vicesindaco Pecchioli che rispondeva all’interrogazione, non siamo riusciti ad ottenere tutte le informazioni che chiedevamo. Infatti, sebbene lei nel suo comunicato dica il contrario – magari le è sfuggito – non abbiamo ricevuto la scheda di sicurezza del prodotto in questione, ma solo quella tecnica, che però non indica, appunto, i pericoli e le sostanza pericolose. Capirà che, di fronte a questa lacuna, le mie preoccupazioni di padre e cittadino prima che d’esponente politico mi hanno costretto a continuare nella legittima richiesta di informazioni esaustive e certe. Mi è stato risposto che avrei potuto ricorrere alla procedura di accesso agli atti, che però richiede spesso molto tempo (un mese), e, visto la sensibilità del tema, mi sono visto obbligato ad una decisa sollecitazione della documentazione. Di fronte a questa mia legittima e doverosa resistenza lei si è dimostrato alquanto infastidito”.

“Capisco che al termine di un consiglio comunale durato oltre 6 ore subentri anche stanchezza e che, magari, altri pensieri e altre dinamiche politiche, con il suo mandato che va verso la fine e nuovi progetti all’orizzonte, la possano affliggere, ma per uno come me, che, diversamente da lei, fa politica solo ed esclusivamente per passione e non per lavoro, quando vi è in ballo la salute dei nostri figli, non può ritenersi soddisfatto nella propria ricerca finché non giunge a solide certezze; anche al costo di risultare petulante o, come mi ha bollato martedì, “insopportabile”. Peraltro, mi consenta infine di ricordarle – per quanto ad un politico come lei possa risultarle pleonastico – che il ruolo di cui sono insignito per volere popolare, di forza di opposizione, non può non comprendere un’azione volta al controllo e alla vigilanza, specialmente allorché siano interessati i nostri cittadini più giovani, i nostri figli e le nostre figlie. Pertanto, mi rincresce che questa azione mia e del mio gruppo provochi in lei quell’atteggiamento di fastidio, tipico di tristi regimi, per fortuna in via di estinzione da diversi decenni. Nella speranza di vedere presto definitivamente fugati i dubbi di genitori, personale scolastico e dei gruppi di opposizione, per la sicurezza e la salute di bambini e personale scolastico”.