CAMPI BISENZIO – Sono iniziati oggi i primi interventi sul territorio da parte di Publiacqua per la raccolta dei fanghi alluvionali presenti nelle civili abitazioni dei comuni alluvionati tra cui Campi Bisenzio. Il gestore dell’acqua ha contrattualizzato in urgenza 18 ditte di autospurgo (che aderiscono al CSA) che hanno messo a disposizione per il servizio di raccolta fanghi civili 24 squadre dotate di altrettanti automezzi. Dal punto di vista economico l’operazione pesa per 160 euro l’ora. È in corso l’individuazione di ulteriori ditte per svolgere l’attività. Da domani le squadra operative aumenteranno già a 20. Come funziona il servizio: Publiacqua informerà i cittadini interessati dall’intervento a partire dalle ore 18.30 del giorno precedente l’intervento tramite telefonate ai numeri fissi e sms al cellulare. Allo stesso tempo sul sito di Publiacqua saranno indicate le strade che ciascun comune ha segnalato per il servizio. La pagina è in corso di costante aggiornamento seguendo l’evoluzione delle informazioni che arriveranno dai Comuni.
Il servizio è finalizzato a recuperare fanghi e acqua non inquinata. Nel caso in cui ci fossero state dispersioni inquinanti (quali idrocarburi etc.) il servizio non potrà essere effettuato. È necessario segnalare agli operatori il rischio dell’inquinamento. I sedimenti non dovranno contenere materiale frammisto non recuperabile quali: plastiche, stracci, carta, bottiglie etc. Questo perché, dice Publiacqua, i fanghi recuperato saranno smaltiti in ambiente non possono contenere materiale inquinante. La responsabilità di danni all’ambiente dall’eventuale presenza di inquinanti potrebbe infatti ricadere sui cittadini stessi. Infine Publiacqua non potrà effettuare il recupero dei fanghi p
Sono stati attivati tre numeri a cui i cittadini possono dalle 9 alle 19 nel caso in cui non trovassero la propria via sull’elenco pubblicato sul sito di Publiacqua o volessero informazioni aggiuntive. I numeri sono i seguenti: 335 8219466, 335 8128419 e 338-6050094. Coloro che non avessero ancora fornito a Publiacqua il proprio numero di cellulare per gestire le emergenze ma che vogliono, in questa circostanza, essere avvisati del servizio di raccolta fanghi alluvionali, che lo stesso può essere comunicato tramite la form presente sul sito di Publiacqua alla pagina Ti chiamiamo noi (https://www.publiacqua.it/contatti/ti-chiamiamo-noi).
Da domenica è iniziata l’attività di pulizia delle caditoie nelle strade che sono già sgombre da rifiuti e da fango. Per questa attività sono al momento operative sul campo 6 squadre di Publiacqua. Le operazioni di pulizia, spiega Publiacqua, stante la tipologia di rifiuto presente nelle caditoie (argilla e fango), richiedono tempistiche maggiori rispetto al consueto. Le medesime squadre hanno anche l’incarico di effettuare una prima pulizia della fognatura. Per quanto superficiale, e comunque fondamentale per accelerare il ritorno alla normalità, questa prima attività allunga ulteriormente i tempi di lavoro. Tempi di lavoro che, come detto, sono ritardati dallo stato delle strade, ancora per gran parte ricoperte di fango, che non consente lo svolgimento dell’attività appena descritta. La pulizia delle fognature è già avviata con le ditte contrattualizzate. Publiacqua sta attivando ulteriori contratti in urgenza con ditte specializzate per la pulizia in profondità delle fognature. La pulizia delle fognature e caditoie non potrà essere eseguita con le strade ancora ingombre di fango e rifiuti. I mezzi e gli operatori incaricati da Publiacqua del servizio saranno dotati di un pannello di riconoscimento e saranno accompagnati da squadre di volontari che gli saranno di supporto. Il Comune e la Polizia Municipale sono in possesso delle targhe dei mezzi autorizzati. Nel caso di dubbi i cittadini possono quindi segnalare alla Polizia municipale per un’immediata verifica. Il servizio è gratuito e non dovrà essere corrisposto alcun compenso. A conclusione dell’intervento sarà invece richiesto la firma di un verbale utile a garantire l’avvenuto svolgimento del servizio ed a monitorare eventuali problematiche o cause ostative allo svolgimento dello stesso. Tale verbale conterrà anche l’attestazione da parte del cittadino che non ci sono stati sversamenti di inquinanti nei fanghi da asportare.
“Personalmente non ho visto perdere tempo da parte di nessuno, sia in Publiacqua che nelle Istituzioni e negli Enti impegnati a gestire una situazione straordinaria, afferma Nicola Perini, Presidente di Publiacqua. Fin dalla notte tra il 2 ed il 3 novembre le squadre operative di Publiacqua si sono adoperate per affrontare le criticità che l’alluvione determinava. Criticità che sono state superate nei giorni seguenti, la maggior parte nelle 48 susseguenti all’alluvione, con l’attivazione di interventi emergenziali per ripristinare un servizio messo in crisi dalle numerose frane che hanno compromesso alcune fonti sul territorio e danneggiato le condotte. Dalla giornata di lunedì ci siamo assunti un servizio, quello di recupero dei sedimenti, che non è proprio dell’azienda e che determina responsabilità civili e penali. In poche ore abbiamo organizzato il servizio contrattualizzando le aziende aderenti al consorzio CSA, che hanno aderito allo svolgimento delle attività. Ci siamo coordinati con gli enti per ricevere le priorità sul territorio e individuare i luoghi di scarico dei sedimenti. In particolare quest’ultima è un’attività delicata. I fanghi che saranno recuperati dalle abitazioni saranno infatti reimmessi in ambiente ed è necessario quindi individuare aree che garantiscano la salvaguardia dello stesso. Dalle 19 di lunedì 6 novembre, ora di pubblicazione dell’Ordinanza regionale, siamo riusciti a attivare il servizio alle 9 di mercoledì 8 novembre. Ci scusiamo se i cittadini possano aver percepito che in qualche momento l’attività non è stata del tutto efficace ma assicuro che nessuno in Publiacqua ha sottovalutato le loro sofferenze. Anzi credo che il nuovo incarico assunto dimostri la volontà di dare risposte celeri ed efficaci. Un patrimonio che appartiene all’intero territorio. Dispiace infine che su alcuni giornali di livello nazionale sia stato rappresentato l’enorme lavoro svolto con una inappropriata ironia che sottintendeva uno scaricabarile che non è proprio di Publiacqua”.