SESTO FIORENTINO – Conoscere le piccole e medie imprese locali per scoprire le opportunità lavorative e recuperare il valore della manualità per le giovani generazioni. E’ alla base di “A scuola d’impresa” un progetto di Cna della Piana che cerca di contrastare il mismatch tra domanda ed offerta di lavoro recuperando il lavoro manuale. Il progetto parte l’8 e arriva fino al 29 novembre: sette imprenditori raggiungeranno otto scuole medie del territorio per raccontare a circa 1500 alunni delle classi seconda e terza cosa significhi fare impresa e lavorare all’interno di aziende manifatturiere e dei servizi. Il 2 dicembre si terrà anche una giornata di Open day delle imprese che partecipano al progetto, durante quella giornata genitori e studenti potranno scoprire dal vivo quello che avviene nelle aziende locali. Il cosiddetto “mismatch” tra domanda ed offerta di lavoro sta infatti picchiando duro sulle imprese, come attestato anche dagli ultimi dati del Bollettino Sistema Excelsior di Unioncamere che parlano di difficile finalizzazione per il 54,6% delle 10.100 assunzioni programmate a ottobre nella Metrocittà.

“Sono necessarie azioni mirate per evitare quella che viene definita trappola demografica che potrebbe portare in futuro alla paradossale situazione di carenza oltre che qualitativa, anche quantitativa di manodopera, visto che i nati negli anni 60-70 che usciranno gradualmente dal mondo del lavoro sono oltre il doppio di coloro che sono nati dal 1990 al 2010 che dovrebbero sostituirli – ha spiegato Paolo Conti, Presidente di Cna Piana Fiorentina – La nostra iniziativa cerca di contrastare questa tendenza mostrando ai più giovani come le Pmi siano cambiate e lontane da ogni immagine vecchia e, purtroppo, ancora stereotipata. Si tratta di luoghi immersi nella contemporaneità, completamente al passo con i tempi, dove tecnologia, professionalità, sicurezza, formazione e creatività la fanno da padrone”. Eppure, ci sono sempre meno giovani che vogliono svolgere mestieri in cui la componente manuale è strategica. Un problema che per Cna è fortemente correlato al sistema formativo. L’Istat certifica che dei 7.822 diplomati della Metrocittà nel 2021, più del 55% ha conseguito un diploma liceale, solo il 26% uno di istituto tecnico e poco meno del 19% uno di istituto professionale. Per l’anno scolastico 2021-2022 il Miur conta, su una platea di 43.550 studenti delle scuole secondarie di II grado della provincia di Firenze, 23.597 iscritti ai licei, 11.839 iscritti agli istituti tecnici, 7.509 iscritti agli istituti professionali e 605 iscritti ai professionali. E questo nonostante le Pmi costituiscano l’accesso principale al mondo del lavoro: l’80 per cento dei nuovi assunti, e il 70 per cento dei giovani sotto i trent’anni, è merito di queste aziende. In aggiunta, ad aggravare la situazione, anche la crisi demografica.
“Vanno studiate soluzioni inedite. Noi ci stiamo muovendo in questa direzione, maoccorre il sostegno del sistema formativo e di quello politico istituzionale” ha concluso Conti che ha presentato il progetto insieme assessori all’istruzione Laura Maggi (Calenzano), Federica Petti (Campi Bisenzio), Sara Martini (Sesto Fiorentino) e Gabriele Scalini (Signa). Le aziende che partecipano al progetto vanno dall’edilizia all’alimentare, dalla tipografia alla meccanica all’autoriparazione alla moda. Partecipano le scuole medie: Alessandro Paoli (Signa), Arrigo da Settimello (Calenzano), Pescetti, Cavalcanti e Falcone-Borsellino (Sesto Fiorentino), Giovanni Verga, Giuseppe Garibaldi e Matteucci (Campi Bisenzio). Gli open day sono prenotabili sul sito dell’associazione all’indirizzowww.firenze.cna.it