Alleanza contro il diabete: CittàVisibili c’è. In tanti in missione nei campi profughi Saharawi: in cinque giorni 120 visite

CAMPI BISENZIO – Sono rientrati in Italia il 3 ottobre i sanitari della commissione medica mista dell’Università di Milano e dell’Ausl Toscana Centro impegnati nella prima missione di terreno nei campi profughi Saharawi presso Tindouf, in Algeria. I sanitari, infatti, hanno prestato servizio nell’ambito del Progetto alleanza contro il diabete, cofinanziato dalla Regione Toscana, che […]

CAMPI BISENZIO – Sono rientrati in Italia il 3 ottobre i sanitari della commissione medica mista dell’Università di Milano e dell’Ausl Toscana Centro impegnati nella prima missione di terreno nei campi profughi Saharawi presso Tindouf, in Algeria. I sanitari, infatti, hanno prestato servizio nell’ambito del Progetto alleanza contro il diabete, cofinanziato dalla Regione Toscana, che si propone di affrontare il tema del diabete, patologia che purtroppo affligge un’ampia parte della popolazione locale. In 5 giorni hanno visitato 120 pazienti affetti da diabete mellito, operando in tre diversi dispensari della Wilaya di Auserd, gemellata da anni con la Regione Toscana, ponendo le basi per avviare un percorso di cura, che sarà monitorato dagli infermieri locali e “a distanza” dai sanitari italiani per i prossimi mesi fino ad aprile 2025.

A febbraio 2024 seguirà una seconda missione per verificare un primo impatto sulla salute dei pazienti conseguente al lavoro intrapreso. Per ogni paziente, in presenza di mediatore culturale e linguistico, è stata eseguita la visita medica, il controllo della pressione, del peso e dello stato nutrizionale (la disponibilità alimentare limitata e sbilanciata nell’area dei campi profughi predispone pesantemente al sovrappeso e al diabete); sono state raccolte le analisi del sangue grazie alla fornitura di un nuovo strumento portatile che è stato lasciato a disposizione dopo formazione e training in loco del personale tecnico. I pazienti più anziani sono stati invitati a presentarsi accompagnati da un familiare che è stato coinvolto attivamente durante la visita.

È stata consigliata una cura farmacologica personalizzata, offerto un percorso parallelo gratuito di attività motoria presso una palestra facilmente raggiungibile dei pazienti e indicazioni dietetiche realizzabili con gli scarsi alimenti presenti in ogni casa. Il diabete è una classica patologia multifattoriale che cercheremo di affrontare non tralasciando alcuni dei multipli aspetti che ne causano l’insorgenza e il controllo. In questo lungo percorso ci affiancano il prima fila il Ministero di salute pubblica Saharawi e una molteplicità di attori della cooperazione e solidarietà sia istituzionali che della società civile: Comune di Sesto Fiorentino, Associazione Ban Slut Larbi, CittàVisibili Arci, Movimento Africa70 che garantisce la logistica e operatività nei campi profughi oltre ai già citati UNIMI e, ovviamente l’Ausl Toscana Centro che ha presentato il progetto.