Tiro con l’arco: la sestese Sara Siliani fa centro e sale sul tetto del mondo

SESTO FIORENTINO – Immaginate di essere a Rovaniemi, in Finlandia, in mezzo a un bosco e alla natura incontaminata. E subito dopo immaginate di avere di fronte a voi delle sagome di animali, realizzate tridimensionalmente, come squali o dinosauri, solo per fare un esempio, da colpire con arco e frecce. Ebbene è qui che la […]

SESTO FIORENTINO – Immaginate di essere a Rovaniemi, in Finlandia, in mezzo a un bosco e alla natura incontaminata. E subito dopo immaginate di avere di fronte a voi delle sagome di animali, realizzate tridimensionalmente, come squali o dinosauri, solo per fare un esempio, da colpire con arco e frecce. Ebbene è qui che la sestese Sara Siliani ha compiuto un vero e proprio capolavoro laureandosi campionessa del mondo e World Best Record IFAA di tiro con l’arco ai Mondiali che si sono svolti di recente nella città conosciuta come paese natale “ufficiale” di Babbo Natale e per l’aurora boreale. Arciere della Compagnia Arcieri Lupi di Sesto Fiorentino, nella classifica finale ha preceduto un’altra atleta italiana, la certaldese Angela Asioli, per un podio, come testimonia la foto che pubblichiamo, su cui svettava il tricolore,

Un’impresa nata quasi per caso, come ci racconta la stessa Sara, visto che la decisione di partecipare in rappresentanza del nostro paese era arrivata poco meno di un mese prima della competizione iridata. Una novantina gli italiani in gara, circa 1.200 gli arcieri provenienti da tutto il mondo e un medagliere che, per l’Italia, parla di 7 medaglie d’oro, 7 d’argento e 4 di bronzo. E un titolo mondiale arrivato a conclusione di quattro giorni di gara e di bersagli da colpire, il che ha voluto dire mantenere alta la concentrazione almeno per cinque/sei ore al giorno, un tempo davvero lungo ma necessario per portare a termine il proprio percorso. In un periodo dell’anno, fra l’altro, in cui il sole di mezzanotte, visibile dagli inizi di giugno agli inizi di luglio, non aiuta certo a distinguere il giorno dalla notte, mentre le notti sono luminose durante l’intera estate. Il che ha sicuramente influito anche sul riposo degli atleti, rimasti in Finlandia, come nel caso di Sara, per una decina di giorni.

“E’ filato tutto liscio fin dal viaggio – racconta – mentre altri, per esempio hanno avuto problemi con i bagagli. E anche il fatto che abbia iniziato a gareggiare quattro giorni dopo il mio arrivo a Rovaniemi, sicuramente mi ha consentito di “acclimatarmi” al meglio. I primi due giorni non ero ancora sicura di quello che “stavo facendo”, mentre il terzo e il quarto, freccia dopo freccia, ho iniziato a realizzare che l’impressa era davvero possibile, anche se ancora adesso, quando ci penso, non mi sembra vero”. La gara, infatti, prevedeva che, di volta in volta, gli atleti si spostassero a gruppi di sei persone per poi sommare il numero dei punti totalizzati.

Una famiglia di arcieri, e di campioni del mondo, quella di Sara, che è la mamma di Leonardo Viliani, che a 12 anni, nel giugno del 2017, conquistò il titolo iridato ai Mondiali di tiro con l’arco IFAA che si svolsero a Castellina in Chianti. Mentre anche suo marito, il babbo di Leonardo, Marco Viliani, è un arciere provetto. L’arco, insomma, non solo come passione di famiglia ma anche una disciplina sportiva che ha regalato e sta regalando non poche soddisfazioni. Per lei, fra l’altro, già campionessa regionale assoluta nella specialità 18 metri Indoor nel marzo di quest’anno (oltre a un terzo posto nel 2022 ai Campionati italiani), questa era la sua prima partecipazione a un Mondiale, il che testimonia la bontà e la qualità del lavoro svolto in fase di preparazione, il frutto di un allenamento quotidiano, fatto in assoluta sicurezza, prima di recarsi al lavoro. E siccome l’appetito vien mangiando, per Sara non è certo tempo di fermarsi visto che a settembre ci saranno prima i Campionati italiani IFAA in provincia di Bergamo e subito dopo i Campionati italiani 3D Fitarco a Terni. Manifestazioni, però, a cui prenderà parte da campionessa del mondo.