“Non si risolvono i problemi dei “sorvolati” con un’infrastruttura peggiorativa”: Vas replica a Toscana Aeroporti

FIRENZE – E’ un lungo comunicato quello con cui Vas onlus – Vita, ambiente e salute replica a Toscana Aeroporti. Replica che arriva dopo l’incontro avvenuto nella giornata di ieri a Palazzo Vecchio sulla questione dei voli notturni al quale hanno partecipato, oltre alla stessa Toscana Aeroporti, anche amministrazione comunale ed Enac. “Toscana Aeroporti – […]

FIRENZE – E’ un lungo comunicato quello con cui Vas onlus – Vita, ambiente e salute replica a Toscana Aeroporti. Replica che arriva dopo l’incontro avvenuto nella giornata di ieri a Palazzo Vecchio sulla questione dei voli notturni al quale hanno partecipato, oltre alla stessa Toscana Aeroporti, anche amministrazione comunale ed Enac. “Toscana Aeroporti – si legge nella nota – strumentalizza la situazione di disagio, ma non risponde delle omissioni di tutela dei ittadini, perché l’intento è quello di sanare le illegittimità con la nuova pista per non avere oneri economici acquisiti. E’ sempre più evidente che l’orientamento della nuova pista è propedeutico a eludere gli oneri economici a carico del precedente e attuale gestore. Con il nuovo orientamento della pista, scaricando su altri soggetti il problema Polo-Scuola Marescialli-Campi Bisenzio, il gestore dimentica di dire che proprio insieme a Enac e Arpat hanno evidenziato che senza il sorvolo della città di Firenze (pista bidirezionale) l’operatività della nuova pista sarebbe peggiorativa rispetto all’attuale. Si è mai visto costruire una infrastruttura peggiorativa?”.

E ancora: “La prova lampante è l’aeroporto di London City che con pista più corta di Firenze e aeromobili meno capienti riesce a gestire 6,5 milioni di passeggeri l’anno contro i 3,4 milioni di Firenze. Perciò Toscana Aeroporti dovrebbe spiegare se a Londra esistono gli extraterresti oppure dobbiamo presumere che qui esiste qualche problema tecnico. D’altra parte la nuova pista dovrebbe avere 48.500 movimenti, l’attuale ne ha già autorizzati 52.600 e, in occasione del dibattito pubblico, Toscana Aeroporti ha dichiarato che l’attuale pista avrebbe una potenzialità teorica di 15 ora teorici, pari a oltre 90.000 movimenti l’anno, perciò operativamente parlando, non esiste alcuna necessità tecnica di una nuova pista. Certo il problema dei sorvolati è da risolvere, ma non costruendo una nuova pista peggiorativa”.

“Allora noi chiediamo al gestore di dichiarare pubblicamente se al momento dell’Opa sulle azioni Adf, lo stesso fosse a conoscenza della situazione di illegittimità operativa dell’aeroporto puntualmente già notificata a tutti i soggetti interessati. In tutta questa vicenda è necessario avere una buona memoria, perché qualcuno si è già dimenticato che il Decreto del presidente Napolitano del giugno 2012 che rigettava il ricorso di Adf è rimasto “nascosto” all’interno del Ministero dell’ambiente per oltre 5 anni, senza essere mai notificato al gestore. Così come ricordiamo che all’epoca la Regione, insieme ad altri, era il maggiore azionista di Adf e l’allora presidente Rossi minacciò il Consiglio regionale, “Si va tutti a casa”, di approvare l’adozione (2013) della variante Pit: pertanto, se il Decreto presidenziale fosse stato notificato, a nostro avviso non si sarebbe potuto procedere con l’adozione della variante Pit”.

“Tutto quello che è stato fatto, quindi, inclusa la necessità della nuova pista – concludono – è solo un espediente per evitare di dover pagare economicamente le onerose prescrizioni che per legge sono ancora dovute. Rimane da capire se le dovrà pagare Toscana Aeroporti oppure il precedente azionista di maggioranza, e non è una questione di lana caprina visto che anche per il Piano di risanamento e abbattimento rumore, leggendo i verbali si è notato che uno dei fattori di “impasse” che da 20 anni ne blocca l’attuazione, è proprio il costo di ripartizione fra il Comune di Firenze e i gestori aeroportuali”.