CAMPI BISENZIO – Come era prevedibile, la vicenda dei lavoratori di Mondo Convenienza ha provocato una serie di reazioni da parte del mondo politico. “E’ inaccettabile – ha detto il segretario regionale e parlamentare Pd, Emiliano Fossi – che il governo, anche a seguito di interrogazioni parlamentari, abbia fatto degenerare la situazione che coinvolge decine di dipendenti sfruttati, sottopagati e persino minacciati. E’ altrettanto incomprensibile la posizione neutrale assunta fino a oggi dalla stessa Mondo Convenienza, un colosso con oltre 30 punti vendita sul territorio nazionale e con fatturati che superano ampiamente il miliardo di euro. E’ necessario che l’azienda prenda una posizione chiara e inequivocabile a sostegno e tutela dei lavoratori coinvolti anche dell’indotto”.
“Se oggi assistiamo a un vero e proprio scontro fra i lavoratori di Mondo Convenienza, le responsabilità politiche sono chiare e sono tutte addebitabili al sindaco di Campi Bisenzio e alla sua giunta che, fin dal primo momento, anziché porsi rispetto alla vertenza con intenti conciliatori, ha e hanno patteggiato per quei lavoratori in sciopero che hanno posto in essere un vero e proprio picchetto che perdura da 45 giorni che non consente, a quei lavoratori che non hanno aderito alla protesta, di poter lavorare”: questa invece la posizione di Paolo Gandola, consigliere comunale di opposizione a Campi Bisenzio.
“Sgombriamo subito il campo, – aggiunge – i lavoratori in difficoltà devono essere sempre accolti e devono sempre e comunque ascoltati attivando tutti i tavoli necessari, ma le proteste devono necessariamente essere autorizzate e devono essere condotte rispettando le regole, nell’ambito del vivere civile di una comunità dove una piazza è di tutti: di chi manifesta e di chi lavora. In barba a questi principi elementari, invece, il sindaco e la sua giunta, dimenticandosi di essere amministratori pubblici, hanno sostenuto e anzi quasi “incoraggiato” i metodi di prevaricazione posti in essere ai cancelli del magazzino di Mondo Convenienza dai lavoratori in sciopero, addirittura, grazie a Fratelli d’Italia, loro alleato di governo dopo l’assegnazione della presidenza del consiglio comunale, prevedendo di consegnare ben due bagni chimici pur sapendo che da settimane stanno impedendo ad altri lavoratori di svolgere la propria attività.
“Inevitabilmente, – conclude – gli altri lavoratori sono scesi in piazza contro gli stessi colleghi che, però, pur muovendo richieste legittime, lo stanno facendo con metodi non accettabili. Oggi, inoltre, l’amministrazione comunale ha annullato lo svolgimento del mercato settimanale, non consentendo altri lavoratori di poter lavorare vista la presenza del presidio in piazza Dante. Una scelta politicamente inavveduta, il mercato poteva tranquillamente svolgersi in via Buozzi e gli altri banchi potevano essere collocati provvisoriamente altrove, in via Rucellai o in altre piazze del centro, ma non avere consentito a decine di ambulanti di montare il proprio banco è stata una scelta davvero inaccettabile”.