Farmapiana, è già tempo di “ribaltone”. Il neo presidente costretto a dimettersi dopo due settimane

CAMPI BISENZIO – Farmapiana, che pasticcio. Il neo presidente Alessandro Rouf, infatti, presentato ufficialmente il 23 giugno scorso dopo essere subentrato a Vanessa De Feo, è già costretto a dimettersi. Si parla di un vizio di forma, che tuttavia rende nulla l’incarico. Essendo pensionato, in base a quanto dice la Legge Madia, potrebbe svolgere l’incarico […]

CAMPI BISENZIO – Farmapiana, che pasticcio. Il neo presidente Alessandro Rouf, infatti, presentato ufficialmente il 23 giugno scorso dopo essere subentrato a Vanessa De Feo, è già costretto a dimettersi. Si parla di un vizio di forma, che tuttavia rende nulla l’incarico. Essendo pensionato, in base a quanto dice la Legge Madia, potrebbe svolgere l’incarico ma senza ricevere alcun compenso. Incompatibile quindi. La notizia circolava già da un paio di giorni, resta da capire, non essendoci ancora stata l’ufficializzazione da parte del Comune, se si sia già dimesso o se starebbe per farlo. L’assemblea dei soci di Farmapiana, società partecipata dei Comuni di Campi Bisenzio, Signa, Calenzano e Borgo San Lorenzo, aveva portato alla nomina, su indicazione degli stessi soci, oltre a Rouf, di Gaia Meoni, Chiara Martinuzzi, Filippo Cannata e Alessandro Valguarnera, consiglieri che per il momento restano in carica in attesa di capire quali saranno gli sviluppi futuri, ma soprattutto chi sarà il nuovo presidente.

Sulla vicenda, che inevitabilmente a Campi Bisenzio sta facendo discutere, è intervenuto Paolo Gandola, consigliere comunale di opposizione e candidato sindaco alle ultime amministrative: “Nominato due settimane fa dal sindaco Andrea Tagliaferri, senza alcuna condivisione con le forze politiche, è già “saltato” il presidente di Farmapiana visto che il professionista, essendo in pensione, è risultato incompatibile ad assumere la carica. Quanto avvenuto non è che l’ennesima figuraccia del nuovo sindaco, della sua giunta e dei suoi collaboratori, che hanno dimostrato di ignorare la legge. Quella in carica è un’amministrazione che sta continuando a procedere nel peggiore dei modi, dimostrandosi non all’altezza del compito ricevuto tanto da non riuscire nemmeno ad esprimere il presidente della società che gestisce le farmacie comunali che ora ora si ritrova con un Consiglio di amministrazione “decapitato” senza nessuno che svolga la figura di rappresentanza dell’ente. Un vero e proprio “pasticcio” che non può che confermare la nostra scelta di fare opposizione senza sconti all’amministrazione comunale in carica”.