Concorso di pittura “Città di Lastra”, tutti i nomi dei premiati

LASTRA A SIGNA – Ha spento 55 candeline il concorso di pittura “Premio nazionale Città di Lastra”. E lo ha fatto come di consueto in grande stile, con quasi 120 partecipanti, anche se, purtroppo, per la prima volta senza la presenza dello storico presidente Mario Del Fante scomparso recentemente. A decretare il risultato finale una […]

LASTRA A SIGNA – Ha spento 55 candeline il concorso di pittura “Premio nazionale Città di Lastra”. E lo ha fatto come di consueto in grande stile, con quasi 120 partecipanti, anche se, purtroppo, per la prima volta senza la presenza dello storico presidente Mario Del Fante scomparso recentemente. A decretare il risultato finale una giuria composta dallo storico dell’arte Ugo Barlozzetti (presidente) insieme a Marco Moretti (critico d’arte), Giulia Ballerini (direttrice Museo Soffici), Costanza Contu (presidente Museo Palazzo Piccolomini-Pienza), Luigi Doni (pittore), Belarghes (scultore), Fabio Braccianti (vice-presidente Pro Lastra) e Silvano Vannuzzi (segretario commissione e pittore). Giuria che, complessivamente, si è espressa così: “Considerata la partecipazione attenta agli aspetti specifici della pittura, che testimoniano, peraltro, esperienze e linguaggi diversi, desideriamo sottolineare l’importanza del premio, in quanto rivela una sensibilità culturale nei confronti degli sviluppi della ricerca tra tradizione e invenzione”. Per quanto riguarda i premi, invece, il “Premio giovani” (ex aequo): per la geniale inventiva e fantasia oltre che per la padronanza della tecnica, è andato a Matteo Cresci con “Le maschere”, Lisa Carleo con “Arcobaleno” e Marco Morali con “Papaveri”. Il Premio Naif, per il messaggio legato alla storia e alla forza del colore, a Maria Grazia Fusi con “Firenze”.

Passando invece al Premio nazionale, primo posto ex aequo per Grazia Di Napoli (“E’ bello il mondo a colori”), con la seguente motivazione: “Premiata sia per la capacità di cogliere le potenzialità dell’immagine intensificata dallo stesso messaggio di speranza, sia per la tecnica disegnativa in rapporto con il colore”; e Kido Yumiko (“Iris”) con la seguente motivazione: “Per la restituzione dell’immagine grazie a una tecnica che attinge alla poesia, con il commovente recupero di un tema afferente, di un modo non retorico, alla fiorentinità”. Secondo posto per Milena Prestia (“Il silenzio”) con la seguente motivazione: “Nel quale il fascino dell’ora è prodotto dalla selezione cromatica e la sua stesura, che ricava dalla qualità della materia, ottenendo un’atmosfera di grande suggestione“. Terzo posto per Francesco Palleschi (“La luce della luna”) con la seguente motivazione: “Il soggetto tradizionale è colto con restituzione in pittura-pittura, che ne rinnova il ruolo della comunicazione estetica“. Quarto posto, infine, per Stefano Martelli (”Dorotea”) con la seguente motivazione: “Per la padronanza della tecnica, dell’indagine, sia della figura umana che del ritratto e dello stesso panneggio, riesce a offrire una prova di non comune efficacia, ben oltre il rischio del compiacimento del virtuosismo esecutivo“.