FIRENZE – “Oggi la politica ha battezzato l’inizio dei lavori per lo scavo del tunnel Tav e la nuova stazione sotterranea. Una bella notizia per i fiorentini e per tutte quelle migliaia di lavoratori pendolari che ogni giorno arrivano a Firenze per lavorare da ogni parte della Toscana. L’obiettivo è quello appunto di liberare i binari dai treni veloci da Santa Maria Novella per poter potenziare i treni regionali. Dopo tanti anni segnati da grandi incertezze per centinaia di lavoratori che si sono alternati dall’inizio dei lavori dal 2008 ad oggi nel cantiere di Firenze finalmente la buona notizia che tutti aspettavamo”: a dirlo è Stefano Tesi, referente territoriale Filca-Cisl Toscana.
“In questi anni – ha aggiunto – si sono succedute aziende importanti a livello nazionale, ma nessuna è riuscita a iniziare i lavori. Ora abbiamo il Consorzio Florentia con la ditta Pizzarotti come capofila, ditta che in Italia ha grande esperienza in questo settore. Tanti lavoratori edili saranno chiamati a lavorare nel cantiere per costruire questa importane opera italiana, verranno da tutte le regioni italiane per liberare il ‘tappo fiorentino’ dei treni AV. Nella costruzione dell’opera saranno impegnati più di 500 lavoratori fra diretti e indiretti per circa 5 anni di lavoro per un costo complessivo di 1,5 miliardi di euro. Ci auguriamo che questo sia l’inizio di un percorso nuovo di realizzazione di una grande opera in tempi rapidi nel rispetto della regolarità e sicurezza di lavoro e che possa portare benefici per tutta la comunità”.
Soddisfazione per la partenza dei lavori è stata espressa anche dall’Ordine degli ingegneri di Firenze, che però hanno aggiunto: “Adesso bisogna correre. Speriamo che sia davvero la volta buona, Firenze ha bisogno di un sottoattraversamento per liberare i binari di superficie per i treni regionali”: lo hanno detto il presidente dell’Ordine Giancarlo Fianchisti e il presidente della Commissione trasporti Fiorenzo Martini. “La Foster è un elemento chiave per la città, il sottoattraversamento ferroviario consentirà una separazione dei flussi tra i treni regionali e quelli ad alta velocità, aumentando la capacità della rete di superficie a beneficio del traffico locale – hanno aggiunto – ed è importante per i passeggeri. Il nodo Tav è cruciale per tutta la mobilità di Firenze e anche per il suo assetto urbanistico. Siamo in enorme ritardo visto che il progetto è di 20 anni fa”.