Uniti per Signa: “Nuova stangata Tari per cittadini, famiglie e imprese signesi”

SIGNA – “Durante il consiglio comunale di giovedì 27 aprile sono state approvate a maggioranza le tariffe Tari 2023: una nuova e ulteriore stangata di 5.121.558,75 euro per le casse di cittadini, famiglie e attività produttive signesi. Con un aumento di 230.000 euro rispetto alla già esosa tariffa Tari 2022”: a dirlo, in un comunicato, […]

SIGNA – “Durante il consiglio comunale di giovedì 27 aprile sono state approvate a maggioranza le tariffe Tari 2023: una nuova e ulteriore stangata di 5.121.558,75 euro per le casse di cittadini, famiglie e attività produttive signesi. Con un aumento di 230.000 euro rispetto alla già esosa tariffa Tari 2022”: a dirlo, in un comunicato, è il gruppo consiliare Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il consigliere Simone Lulli, che poi aggiungono: “A fronte di un servizio inefficiente in termini di frequenza dei passaggi di raccolta rifiuti, del numero e dell’integrità dei cassonetti di prossimità, del decoro urbano, dell’attività di spazzamento e lavaggio strade che pesa sull’importo complessivo per 560.000. euro. Ultima nota dolente emersa in sede approvazione del rendiconto 2022 il netto calo degli incassi Tari del 2022 rispetto agli accertamenti (circa il 50%); con il conseguente ricarico dei costi su coloro che non evadono la tariffa”.

“In sintesi, – continuano – in un Comune che da anni presenta una delle tariffe Tari più alte della provincia di Firenze, si procede a un ulteriore aumento senza programmare alcun miglioramento di un servizio considerato non adeguato alle esigenze dei cittadini e alla tutela del territorio. Da cui si evincono il fallimento programmatorio e di pianificazione della Regione Toscana nell’ambito della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e dell’autosufficienza impiantistica dell’Ato Toscana centro; le criticità di un Piano regionale dei rifiuti da anni superato, a cui, invece che con soluzioni, si è risposto con l’introduzione, meramente retorica, nello Statuto della Regione dell’economia circolare. In linea generale le inefficienze del gestore Alia, la mancata realizzazione di impianti di termovalorizzazione-recupero-riciclo, gli ammortamenti per investimenti disattesi, la non autosufficienza e l’incapacità di indirizzo e controllo dell’Ato toscana centro, l’accettazione passiva di ogni decisione verticistica sulla base di ossequio partitico da parte della giunta comunale signese, si scontano irrevocabilmente in bolletta”.

“D’altronde, – concludono i due consiglieri – la dinamica dell’aumento della tariffa, a fronte di un servizio inefficiente non certo per responsabilità dei lavoratori di Alia, da anni sta assumendo un andamento esponenziale. Nel 2019 la Tari ammontava a circa 4.100.000 euro: già alta rispetto agli altri Comuni ma lontana dai livelli attuali. Nel 2020, anno pandemico con mesi di chiusura delle attività produttive e sociali e quindi con minori servizi di raccolta e smaltimento operati, la giunta comunale ha deliberato un aumento rispetto all’anno precedente di 270.000 euro da distribuire nel triennio 2021-2023. Nel 2021 l’Ato toscana centro ha approntato il piano economico finanziario sfruttando al massimo il margine di aumento della tariffa imposto da Arera elevandola del 6,7% rispetto al 2020. Nel 2022 l’aumento della tariffa è del 7,5%. Infine, come già detto, nel 2023 è stata approvata una tariffa comprensiva del contributo provinciale di 5.121.558,75 euro. Un ennesimo aumento che si innesta in una contingenza di grande difficoltà economica e sociale dovuto anche alla crisi energetica e all’aumento dei prezzi e dell’inflazione”.