CALENZANO – Quello che probabilmente ha dato più fastidio al consiglio del circolo, è stato il mettere in dubbio la loro “buona fede”. Un circolo comunque storico, Il Molino, per il territorio di Calenzano, nato nel dopoguerra e che all’improvviso, il 13 marzo scorso, si era visto imporre la chiusura alle 21 con un’ordinanza del sindaco. La causa di tutto ciò? Il rumore. Probabilmente provocato da qualche schiamazzo di troppo o dall’esultanza dei tifosi della Fiorentina che qui vengono a vedere le partite della squadra viola e se segna Cabral, giustamente, vogliono “sfogare” la loro gioia. “Il circolo va avanti perché tante persone si sacrificano”, ci spiegano alcuni consiglieri. Praticamente come tutti i circoli del territorio, non solo a Calenzano, alcuni dei quali hanno dovuto cessare addirittura le attività dopo il Covid e tutte le restrizioni che ne erano conseguite.
Fatto sta che da un giorno all’altro la porta è stata chiusa alle 21, anzi prima, e i soci che frequentano abitualmente il circolo – circa una novantina – sono rimasti senza il loro punto di ritrovo abituale la sera dopo cena per un caffè o una partita a carte. Fino ai giorni scorsi, quando sono stati effettuati i rilievi fonometrici richiesti, che finalmente hanno permesso, quella porta, di riaprirla. Tornando a essere quel presidio che il circolo è sempre stato sul territorio calenzanese.
Con ordinanza del sindaco del 21 aprile, infatti, il circolo Il Molino potrà aprire da oggi, sabato 22 aprile, anche in orario serale. E’ stata quindi revocata l’ordinanza precedente che stabiliva la chiusura anticipata alle 21. “Il circolo, durante gli incontri che si sono tenuti in Comune nei giorni scorsi, – si legge in una nota dell’amministrazione comunale – alla presenza del tecnico incaricato e di un rappresentante del consiglio del circolo stesso, ha dato disponibilità a effettuare le misurazioni fonometriche secondo un protocollo tecnico condiviso con Arpat e Comune, che prevede una prima fase con verifiche fonometriche da effettuarsi in ambiente esterno, in fascia oraria serale ad attività chiusa, per la caratterizzazione del rumore di fondo e una seconda fase con verifiche da effettuarsi in ambiente interno, ad attività aperta, per caratterizzare le sorgenti sonore e il rumore derivante dalle attività ordinarie svolte dal circolo”.
Effettuata la prima fase di verifiche fonometriche in ambiente esterno, ad attività chiusa, come previsto dal protocollo tecnico condiviso, il circolo può effettuare l’apertura serale in modo da completare le misurazioni funzionali alle integrazioni della valutazione di impatto acustico. “La precedente ordinanza di chiusura anticipata – continua il comunicato – era arrivata in seguito alla mancata attestazione da parte del circolo del rispetto dei limiti acustici dell’attività, richiesta da Arpat e conseguentemente dal Comune nel gennaio del 2022. La richiesta era scaturita da segnalazioni di cittadini residenti nella zona, inerenti il disturbo relativo all’impatto acustico arrecato dalle attività del circolo”. Forse allora per un gol di Bonaventura…
Il Dipartimento Arpat di Firenze aveva quindi espresso valutazione negativa sulla documentazione di impatto acustico presentata, “per la mancanza di informazioni necessarie per una corretta valutazione. Nonostante le integrazioni da parte del circolo, non era stato possibile attestare che l’attività del circolo rispettava i limiti di legge. Dopo invito ulteriore da parte del Comune a presentare la documentazione richiesta e non avendo ottenuto risposta, era stata emessa l’ordinanza in attesa della presentazione di una documentazione di impatto acustico rappresentativa delle attività ordinarie svolte dal circolo come proposto da Arpat”.
“La vicenda – spiega il sindaco Riccardo Prestini – rappresenta un esempio concreto di come si possano mettere in campo soluzioni condivise per superare le criticità. Durante questi anni non è mai mancato il confronto con i circoli di cui conosciamo bene il ruolo e la funzionale essenziale per la coesione e la crescita della nostra comunità. In epoca Covid abbiamo messo in campo azioni di sostegno, anche economico, per far fronte alle difficoltà scaturite dalla pandemia e subito dopo abbiamo studiato insieme iniziative per aiutare la ripresa. Il sindaco, in particolar modo quando interviene su questioni ambientali, di salute, sicurezza, non può e non deve sostenere posizioni di parte. L’ente deve tenere conto delle sensibilità, dei bisogni, delle richieste di tutta la popolazione e di tutte le sue componenti”. Non diciamo nulla per scaramanzia, ma in caso di finale – o di finali – per la Fiorentina, la speranza è che l’urlo di gioia dei tifosi viola non resti strozzato in gola per chi magari vuole vedere la partita in compagnia. Poi può segnare anche Igor…