CAMPI BISENZIO – E’ una lettera aperta quella che la Lanciotto Campi Bisenzio ha inviato nella giornata di ieri ai propri tesserati e alle rispettive famiglie. Un documento voluto per cercare di dipanare la matassa – oltre alle polemiche che ne sono scaturtite – che si era generata nei giorni scorsi per un’ulteriore lettera che, in vista delle elezioni amministrative di metà maggio, alcune forze politiche impegnate nella corsa al rinnovo del consiglio comunale avrebbero visto come un indirizzo di voto. Quello che vi proponiamo è il documento integrale.
“Cari calciatori e care famiglie della Lanciotto, come sapete nel nostro consiglio non ci sono politici, nessuno di noi ha mai avuto una tessera di partito né ha mai fatto in passato una campagna elettorale. E’ forse per questo che si è creato un banale equivoco. Noi abbiamo mandato una comunicazione ai tesserati per informarli che un nostro consigliere ha messo a disposizione la sua candidatura al consiglio comunale per provare a fare il bene della nostra società. Ne è nata una polemica elettorale che francamente ci lascia interdetti e amareggiati. Due candidati sindaco, Antonio Montelatici e Riccardo Nucciotti, ci hanno rivolto un attacco frontale e scomposto. Un attacco che francamente pensiamo di non meritare come società, perché da sempre siamo un presidio sociale – e non solo sportivo – per Campi Bisenzio: bambini, ragazzi, intere famiglie vivono ogni settimana a contatto con la Lanciotto.
Il calcio non è “solo” calcio: è socialità, comunità, integrazione sociale, etica ed emancipazione. Noi come gruppo ci siamo messi a disposizione nel 2019 per salvare una società che stava lentamente morendo, ingestibile per costi, dietro la possibilità di sviluppare l’area e renderla sostenibile autonomamente. Purtroppo il nostro arrivo è coinciso con l’era Covid e per più motivi questa possibilità di sviluppo non si è ancora concretizzata, ma malgrado questo ci abbiamo messo e ci mettiamo tutta la passione che abbiamo. E tanti soldi (no alle ipocrisie. I soldi servono a far diventare realtà i progetti per i nostri bambini e ragazzi). Abbiamo trovato un punto ristoro decadente e non igienico, spogliatoi vecchi, umidi e con docce non funzionanti, due pullman da rottamare con fermo amministrativo, cassetti pieni di cartelle da pagare.
In meno di quattro anni abbiamo portato a termine tutto: abbiamo avviato un nuovo rapporto di collaborazione costruttiva con l’amministrazione comunale, abbiamo firmato la nuova convenzione, abbiamo realizzato un punto ristoro rinnovato, due pullman nuovi, spogliatoi ripristinati in tutti i suoi spazi, sanitari pubblici completamente sostituiti, lavori richiesti in convenzione completati, pagamento dei debiti effettuato, compresa la posizione con l’Agenzia delle entrate. A oggi la Lanciotto può vantare una società solida, vissuta, apprezzata, con categorie giovanili adeguate e una prima squadra che lentamente si sta riposizionando nel campionato che le spetta. Con le elezioni amministrative alle porte, abbiamo pensato che la possibilità di una nostra voce nel prossimo consiglio comunale potesse rappresentare un valore aggiunto per la Lanciotto.
A noi interessa che lui, se eletto, porti in consiglio comunale le esigenze delle famiglie che hanno i ragazzi alla Lanciotto. Per essere chiari: per noi, Querci si poteva candidare con qualsiasi coalizione e per qualsiasi candidato sindaco. Il fatto che un candidato sindaco lo abbia ascoltato e gli altri no, non può rappresentare una colpa per la Lanciotto. Ma Montelatici e Nucciotti – a differenza di Paola Gandola, che ringraziamo per avere avuto l’accortezza di presentarsi nella nostra sede per spiegare la sua posizione – hanno attaccato la nostra condotta come società e ciò, per noi, non è accettabile. Non per i consiglieri, ma per ciò che la Lanciotto rappresenta per Campi e l’area fiorentina. E siccome entrambi mettono in dubbio i requisiti morali di questo consiglio, ci teniamo a informarli che in caso di loro elezione a sindaco noi siamo pronti a farci da parte. Se la politica vuole decidere le sorti dell’Asd Lanciotto, noi facciamo un passo indietro: facciano loro, organizzino loro. Noi non prendiamo lezioni da nessuno. Questa è l’indipendenza che insegna ogni giorno lo sport.