“Tassista abusivo” a Sesto Fiorentino: auto sequestrata dalla Polizia. Rischia la patente e un multa di oltre 7.000 euro

SESTO FIORENTINO – Questa mattina la Polizia di Stato ha sequestrato un’utilitaria a un cittadino peruviano di 40 anni che, secondo quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato di Sesto Fiorentino, avrebbe utilizzato l’auto come taxi senza avere però alcuna licenza. Il Codice della strada in questi casi prevede addirittura la confisca del veicolo oltre alla […]

SESTO FIORENTINO – Questa mattina la Polizia di Stato ha sequestrato un’utilitaria a un cittadino peruviano di 40 anni che, secondo quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato di Sesto Fiorentino, avrebbe utilizzato l’auto come taxi senza avere però alcuna licenza. Il Codice della strada in questi casi prevede addirittura la confisca del veicolo oltre alla sospensione della patente di guida da 4 a 12 mesi e una multa (che stabilirà anch’essa la Orefettura) da 1.812 a 7.249 euro. A sorprendere il “tassista abusivo” all’opera è stata una volante intervenuta intorno alle 6.15 in via Lucchese per verificare la chiamata al 112 Nue di un automobilista che aveva segnalato una lite animata in strada. I poliziotti hanno accertato che era in corso una discussione all’interno di una Renault Clio tra un uomo al volante e una giovane seduta sul sedile posteriore. L’oggetto del contendere sarebbe stato proprio un malinteso su un fantomatico compenso pattuito per una sorta di “corsa” fino al centro fiorentino: una somma tra i 15 e i 20 euro per portare la “cliente” a destinazione, la cui differenza avrebbe innescato la discussione. Ricostruendo la vicenda è infatti emerso che quest’ultima, una 25enne (anch’essa di origini sudamericane), all’uscita di una discoteca in zona Osmannoro, avrebbe chiamato lei stessa l’improvvisato tassista – il cui numero sarebbe stato registrato nella rubrica del suo telefonino sotto la voce “Taxu”- per farsi riaccompagnare a casa. Quello che sembrava essere un mero alterco, alla fine ha fatto finire nei guai il protagonista della vicenda, che rischia ora di dover pagare anche una sanzione da oltre 7.000 euro.