A Villa Donatello approcci sempre più mininvasivi integrati con l’anestesia spinale

SESTO FIORENTINO – Un paziente dimesso il giorno stesso dell’intervento di prostatectomia radicale? Anni fa sarebbe stato impensabile, quando, dopo l’intervento “a cielo aperto”, il decorso prevedeva sempre il passaggio in rianimazione e una decina di giorni di ricovero. Poi è arrivata la laparoscopia, tecnica che prevede piccole incisioni a livello dell’addome attraverso le quali […]

SESTO FIORENTINO – Un paziente dimesso il giorno stesso dell’intervento di prostatectomia radicale? Anni fa sarebbe stato impensabile, quando, dopo l’intervento “a cielo aperto”, il decorso prevedeva sempre il passaggio in rianimazione e una decina di giorni di ricovero. Poi è arrivata la laparoscopia, tecnica che prevede piccole incisioni a livello dell’addome attraverso le quali il chirurgo inserisce gli strumenti necessari per l’asportazione della prostata. Solo da quando si è cominciato a parlare di approccio mininvasivo, il dolore post-operatorio e i tempi di degenza si sono ridotti sensibilmente.  Oggi, a Villa Donatello troviamo la chirurgia robotica, l’ultima frontiera della chirurgia mininvasiva: più efficace e con tempi di guarigione ancora più rapidi, grazie al robot Da Vinci il chirurgo opera seduto ad una console utilizzando un monitor ad altissima risoluzione e comandi manuali per azionare i bracci dell’apparecchio.

“L’utilizzo del robot Da Vinci negli interventi di prostatectomia radicale – spiega il dottor Andrea Gavazzi, chirurgo urologo – permette risultati funzionali migliori, ad esempio in termini di continenza urinaria e potenza sessuale, grazie ad un maggiore rispetto dell’anatomia. In urologia l’approccio robotico rappresenta il gold standard nella cura del tumore prostatico e di quello renale, per via dei vantaggi che offre nella chirurgia nephron sparing. Oggi trova impiego anche nell’asportazione della vescica e sta rivoluzionando l’approccio ad alcune patologie benigne”. Con il robot Da Vinci il decorso post operatorio si è ulteriormente ridotto; era però rimasto il ‘problema’ dei lunghi tempi di ripresa del paziente dati dagli effetti dell’utilizzo dell’anestesia generale. Per essere davvero all’avanguardia, si è perciò creato un nuovo sistema di collaborazione tra chirurgo e anestesista: le due professionalità hanno dato vita ad una nuova procedura che ha portato Villa Donatello ad essere la prima casa di cura a combinare chirurgia robotica con anestesia locoregionale, riducendo così al minimo il decorso post-operatorio. La riabilitazione del paziente è meno dolorosa, più rapida e con risultati immediatamente tangibili.

“L’anestesia locoregionale che eseguiamo a Villa Donatello – aggiunge il dottor Lorenzo Forasassi, responsabile dell’equipe anestesia – è una specializzazione che abbiamo raggiunto per primi in Italia. Siamo l’unico centro su scala nazionale che propone con sicurezza e competenza questo tipo di anestesia. Questa metodica permette di evitare l’anestesia generale, garantendo comunque al paziente uno stato rilassato e sereno. La procedura si basa sul concetto dell’anestesia spinale o peridurale – quella delle partorienti – che permette di togliere completamente il dolore durante l’intervento, di avere una sedazione piacevole ed una intensa analgesia post-operatoria senza usare oppiacei. Il percorso di recupero per il paziente è molto più rapido, il dolore è molto minore e la ripresa di mobilità e alimentazione può avvenire anche nella stessa giornata operatoria”. L’impiego dell’anestesia locoregionale è indicato per tutti quei pazienti che hanno timore dell’anestesia generale, così come l’equipe chirurgica la predilige per ottenere risultati ancora più rapidi ed efficaci, permettendo al paziente di tornare a casa già nell’arco delle 24 ore, in base alla qualità decorso post-operatorio.