FIRENZE – La seduta di consiglio comunale sospesa ieri a Firenze dopo l’occupazione del Salone dei Duecento da parte degli operai della ex Gkn è stata “chiusa”. Ma, da quanto risulta dalle ultime indiscrezioni raccolte, sembra che, almeno per il momento, non abbiano alcuna intenzione di lasciare Palazzo Vecchio. Restando comunque a quella che è l’ufficialità, come si legge in un comunicato del Comune di Firenze, “verrà sottoposto all’attenzione dei lavoratori un documento, redatto dalla giunta, ed è stata proposta una seduta, interamente dedicata alla vertenza, da far svolgere lunedì prossimo presso la sede dell’azienda, come proposto dagli operai, alla quale saranno invitate tutte le istituzioni coinvolte nella vertenza, per cercare di dare delle risposte concrete alla situazione che si è venuta a creare”. La conferenza dei capi gruppo di giovedì prossimo sarà chiamata a esprimersi su questa opportunità ed eventualmente ad organizzare questo consiglio comunale tematico.
“Ci dispiace soprattutto per il Collettivo di fabbrica Gkn – Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune – e il gruppo di supporto Insorgiamo, perché non siamo riusciti a impedire la chiusura del consiglio comunale, nonostante aver garantito un costante e massimo impegno. Partito Democratico, Lista Nardella e Movimento 5 Stelle avevano capito l’importanza di lasciare il tempo perché ci fosse la giusta cornice istituzionale al dialogo con la giunta, in cui fosse riconosciuto il ruolo del Salone dei Duecento. Le destre, contrariamente a quanto detto ieri, hanno però deciso che non c’era più spazio per i lavoratori dentro Palazzo Vecchio. Un pesante fraintendimento di quale sia il ruolo di regolamenti e istituzioni. Difendere la libertà vuol dire evitare con ogni strada politica necessaria la repressione del conflitto, ricercando sintesi e mediazione. Noi rimaniamo anche fisicamente al fianco della delegazione presente in Palazzo Vecchio. L’interlocuzione in corso con la giunta non doveva vedere escluso il consiglio comunale e non ci sembra sufficiente la convocazione del nostro organismo su questa vicenda per lunedì prossimo. Oggi, per quanto ci riguarda, c’è stata una mancanza di rispetto verso le istituzioni, da parte delle destre, senza avere cura delle persone evidentemente ritenute colpevoli di lottare per la propria dignità. Ma non c’è resa e non c’è rassegnazione”.
“A seguito della Conferenza dei capi gruppo straordinaria che ha poi deciso, non all’unanimità, di chiudere la seduta del consiglio comunale, tengo a precisare la posizione della Lista Nardella – spiega la capo gruppo Mimma Dardano – che al di là della solidarietà con i lavoratori della Gkn, con una presenza quasi continua dei consiglieri, ha proposto di mantenere aperta la seduta per permettere agli operai di poter continuare a stare nel Salone dei Duecento almeno fino alla stesura definitiva del documento che la giunta sta preparando e, almeno fino alla riunione dei capi gruppo di giovedì prossimo dove porteremo avanti la proposta di un consiglio comunale tematico sulla ex Gkn da far svolgere lunedì prossimo presso la sede dell’azienda”.
“Siamo soddisfatti perché, dopo l’errore compiuto ieri, finalmente la conferenza dei capi gruppo di cui avevamo chiesto la convocazione straordinaria oggi pomeriggio ha decretato la chiusura della seduta. Sbagliato sospendere i lavori nel pomeriggio di ieri consentendo l’occupazione del Salone dei Duecento. Non c’entra nulla la solidarietà coi lavoratori dell’ex Gkn, il regolamento del consiglio esiste per permettere il corretto funzionamento dell’assemblea e la continuità dei suoi lavori. Nostro ruolo impone di farlo rispettare”, questo infine l’intervento del vice-presidente vicario del consiglio comunale Emanuele Cocollini (Gruppo Centro).